Ieri, in casa Inter, è scoppiato il caso Stevan Jovetic. L'attaccante montenegrino, sabato, non è stato convocato per il match che si è giocato ieri al Mapei Stadium contro il Sassuolo e la cosa non è andata giù al suo agente, Fali Ramadani, che ha accusato la società nerazzurra affermando che la formazione la fanno i giocatori stessi dell'Inter (qui le parole dell'agente ai microfoni della Gazzetta dello Sport). Proprio la Rosea ha svelato a chi faceva riferimento l'agente del montenegrino riguardo al fare la formazione: il giocatore nel mirino sarebbe il capitano dell'Inter, Mauro Icardi, con il quale Jovetic non ha mai legato, nemmeno calcisticamente in questi diciassette mesi tanto che lo scorso anno si dibatteva molto sulla loro convivenza in campo.

Jo Jo, infatti, si è messo in luce solo quando Icardi non giocava. Le prime due giornate il montenegrino mise a segno tre reti con Maurito che era fuori per infortunio. Qualche mese più tardi, con il Napoli, in Coppa Italia, mise a segno un grandissimo gol con l'argentino relegato in panchina. Quando giocavano insieme l'intesa stentava ad arrivare con i due che si cercavano molto poco.

Le parole di Pioli ed Ausilio

Ieri, nel pre partita di Sassuolo, è arrivata la risposta del direttore sportivo dell'Inter, Piero Ausilio, che ai microfoni di Premium Sport ha dichiarato: "Pensare che all’Inter i giocatori facciano la formazione come in una tombola di Natale è una cosa che non esiste.Conosco il suo agente e sa bene che all’Inter le cose si fanno in un altro modo.

Se è stato utilizzato poco Jovetic è per scelte tecniche, ognuno fa il proprio lavoro, io difendo la mia società e Ramadani il suo assistito. Ma resta un patrimonio della squadra, un grandissimo campione che in settimana lavora bene".

Il tecnico nerazzurro, Stefano Pioli, non ha potuto che allinearsi alle dichiarazioni della società spiegando il motivo dell'esclusione dalla lista dei convocati: "Al riguardo si è già pronunciata la società.

Io penso solo al bene della squadra e per la partita col Sassuolo ho convocato chi era preparato e pronto".

Destinazione Cina

Per il calciatore la cessione sembra ormai inevitabile. Bisognerà vedere solo dove andrà a giocare, con la Fiorentina che sogna il grande ritorno e si ipotizza un possibile scambio con Milan Badelj. Ma l'Inter vorrebbe monetizzare dalla cessione del montenegrino e per questo motivo prende quota il possibile trasferimento in Cina, nonostante sia una destinazione che lascia più di qualche perplessità nel giocatore ex Manchester City.