La stagione fino ad ora in casa Inter è stata fallimentare con il decimo posto in classifica, ben lontano da quello che era l'obiettivo di inizio stagione, e l'eliminazione dal girone di Europa League, che sulla carta si presentava ben più che abbordabile. Inoltre, ci sono da segnalare i tre cambi di allenatore visto che si è cominciata la stagione a luglio con Roberto Mancini, poi pochi giorni prima dell'inizio del campionato si è passati a Frank De Boer, fino ad arrivare all'attuale tecnico, Stefano Pioli, che ha raccolto in campionato quattro punti in tre partite, comunque non semplici visto che si è giocato contro Milan, Fiorentina e Napoli.

Proprio quest'ultimo sta studiando una soluzione per ovviare alla grave emorragia in difesa visto che, comprendendo anche il match di Europa League contro l'Hapoel Be'er Sheva, i nerazzurri hanno subito dieci reti in quattro partite. L'idea di Pioli sarebbe quella di mettere un elemento di stabilità davanti alla difesa e, visto l'infortunio di Gary Medel e le poche garanzie offerte da Felipe Melo, si sta pensando di avanzare Joao Miranda nel reparto nevralgico del campo. Il brasiliano, in difesa, sarebbe sostituito da Jeison Murillo che ritroverebbe il posto da titolare dopo averlo perso in favore di Andrea Ranocchia. Ai lati del brasiliano agirebbero Joao Mario e Marcelo Brozovic, con quest'ultimo che è sicuramente il più in forma della rosa nerazzurra e anche a Napoli, nonostante il disastro 0-3, è stato il migliore dei suoi.

Ipotesi alternativa

Stefano Pioli sta pensando anche ad un'altra soluzione alternativa ed è quella di giocare con il 3-5-2 che, però, costerebbe il posto ad almeno uno tra Ivan Perisic ed Antonio Candreva, che fino ad ora non hanno fatto male, tralasciando la trasferta del San Paolo. Un modulo che riaprirebbe le porte ad una eventuale seconda punta e che potrebbe dare nuove chance a giocatori come Rodrigo Palacio e Stevan Jovetic, oltre ad Eder che è stato dopo Icardi l'attaccante più utilizzato della rosa. Senza dimenticare Gabriel Barbosa, noto anche come Gabigol, vero e proprio oggetto misterioso fino ad ora.