Il Napoli manda 7 messaggi al campionato e al Real Madrid. Devastante la prova di forza degli azzurri nel capoluogo Emiliano al cospetto di un Bologna che da anni rappresenta, quasi fosse uno scherzo del destino, un crocevia decisivo per la stagione.

Al cospetto di una squadra da sempre rognosa, guidata sagacemente dall'ex donadoni, il Napoli parte a razzo con un uno-due micidiale firmato Marek Hamsik e Lorenzo Insigne al culmine di azioni espressione del calcio sarriano.

Quando sembra essere gia' chiusa la partita, sussulto d'orgoglio dei Felsinei, aiutati da Callejon in versione "Un giorno di ordinaria follia".

Dapprima regala un rigore al Bologna per un fallo di mani evidentissimo, rigore poi sbagliato da Mattia Destro, poi si fa espellere per fallo di reazione su Nagy.

A questo punto ruba la scena l'arbitro Massa per una espulsione piu' che discutibile di Masina per un fallo su Mertens lanciato verso la porta.

Da qui la punizione fantastica del folletto belga che sembra chiudere la partita, se non fosse per il gol improvviso dei bolognesi con il greco Torosidis. Ma e' solo un lampo, il 4 a 1 a fine primo tempo, ancora del belga, e' una pietra tombale sulla partita, che si incanala verso la goleada azzurra.

Il secondo tempo e' una vera e propria esibizione dei Sarri boys

Alla fine il tabellino dice Bologna 1 Napoli 7, con triplette e pallone portato a casa da Marekiaro Hamsik e "Tries" Mertens, e gol di Insigne.

Napoli miglior attacco del campionato , Mertens sorprendentemente capocannoniere del torneo e per una nottata partenopei al secondo posto , superata la Roma attesa dalla delicata gara di martedi' con la Fiorentina.

Bologna troppo brutto per essere vero, forse l'espulsione ha inciso in maniera determinante sulle speranze di rimonta della squadra di Donadoni.

Il Napoli visto stasera, se manterrà alta la concentrazione e la compattezza difensiva, potrà davvero mettere in seria difficoltà i Galattici del Real Madrid nella doppia sfida di Champions.

Dall'alto di questi numeri spaventosi, Higuain e la sua ingombrante assenza-presenza, sembrano essere solo più che un ricordo, il Napoli oramai non può che dipendere solo da se stesso.