Nelle ultime 7 gare Lecce e Foggia hanno fatto 18 punti. Un solo passaggio a vuoto per le due pugliesi: il Lecce è stato battuto dalla Casertana in casa per 1-0, mentre il Foggia ha perso il derby pugliese in casa del Taranto per 2-0. A parte questi passi falsi le prime della classe si sono messe davvero a correre in attesa del 19 Marzo, quando alla 30esima giornata si scontreranno allo Zaccheria in quella che potrebbe essere la partita decisiva del campionato. E in questa corsa si sono attardate le altre due squadre che fino a Natale sembravano poter battagliare fino alla fine per la conquista diretta della Serie B.
La Juve Stabia sta uscendo da un periodo no
La Juve Stabia sta faticosamente uscendo da un periodo non buono, dalla 22esima alla 25esima giornata le vespe hanno collezionato solo due punti perdendo contatto con la vetta. Poi il ritorno alla vittoria in casa della Vibonese ha fatto ben sperare, ma il rocambolesco pareggio di sabato contro la Reggina, ha nuovamente messo in discussione la reale possibilità di ambire al primo posto. 49 i punti dei campani, lontani 9 lunghezze dal Lecce capolista a 58, seguito dal Foggia a 56. Il tecnico Gaetano Fontana e i suoi ragazzi hanno già dovuto affrontare una contestazione, rimasta comunque nei limiti della civiltà e hanno probabilmente l'ultima occasione proprio la prossima settimana quando faranno visita al Foggia di Giovanni Stroppa.
All'andata la Juve Stabia si impose per 4-1 dando una lezione di calcio ai satanelli, ma domenica prossima nell'inferno dello Zaccheria si ripartirà dallo 0-0. Gaetano Fontana non dovrebbe comunque essere a rischio, ma tutto potrebbe cambiare dopo la prossima partita.
Il Matera in piena crisi
Diverso il discorso del Matera. I lucani dopo un periodo d'oro durato 9 gare in cui hanno conquistato addirittura 23 punti su 27 disponibili, hanno dovuto incassare 4 sconfitte consecutive: Catania, Virtus Francavilla e Foggia hanno steso i biancoazzuri, ma a bruciare è soprattutto l'ultimo ko interno contro il Siracusa che con un secco 0-4 ha regolato il Matera fermo a 48 punti.
La contestazione è partita violenta e forse anche ingiustificata. Le sconfitte, a parte l'ultima, sono arrivate, su degli episodi contro squadre in forma e comunque di prima fascia. Ma i tifosi spesso non conoscono ragioni, così, oltre alla contestazione allo stadio si è sconfinato in un'aggressione avvenuta domenica, ai danni di Carretta e Bifulco.
Soprattutto Bifulco, dopo aver incassato insulti verbali, ha subito un'aggressione fisica davanti a moglie e figlia. "Non sappiamo se i protagonisti di questo vile atto, perchè soltanto di questo si tratta, siano riconducibili ad una frangia del tifo organizzato" ha detto a gianlucadimarzio.com il Direttore Generale del Matera Pino Iodice, sottolineando che: "Matera è sempre stata un'isola felice, anche quando le cose andavano male. Non mi sarei mai aspettato che potesse capitare un episodio del genere. La società esprime il massimo della solidarietà ai due tesserati". Infine ha chiuso l'intervista invitando tutto l'ambiente a fare quadrato: "Puntiamo a rialzarci perchè sono convinto che nella griglia finale potremo sicuramente dire la nostra.
Tutti insieme, nessuno escluso. E nessuno in discussione: allenatore e giocatori compresi". Paradossalmente l'aggressione potrebbe aver rinsaldato il tecnico Auteri: infatti mettere in discussione l'allenatore dopo un'aggressione fisica, potrebbe equivalere a dar ragione ai facinorosi. Certo è che la panchina del Matera non è più tanto salda, specie se già da domenica prossima in casa del Catanzaro i biancoazzurri non riprenderanno a far punti.