Non si placano le polemiche che riguardano gli arbitri italiani. Nel penultimo turno di campionato è stata la sfida tra Juventus e Milan allo Stadium a surriscaldare gli animi. La 'Vecchia Signora' ha vinto la partita con un rigore al minuto 95: un fallo di mani a distanza ravvicinata di Mattia De Sciglio risultato poi non sanzionabile dal regolamento. Un rigore fischiato dall'arbitro che ha lasciato strascichi nei giorni a seguire con la rabbia dei tifosi rossoneri e soprattutto dei calciatori: Bacca su tutti che ha rimediato una squalifica. Insomma, arbitri sotto la lente d'ingrandimento per i presunti 'favori' alla Juventus capolista.
È successo di nuovo. Ancora con la Juventus. Questa volta a finire sul banco degli 'impuntati' è l'arbitro Tagliavento che nella sfida tra i bianconeri e la Sampdoria nell'ultimo turno di campionato, ha 'graziato' Miralem Pjanic non estraendo il cartellino giallo durante la partita. L'episodio è stato ripreso dai tifosi del Napoli che hanno messo sotto la lente d'ingrandimento la stretta di mano tra l'arbitro e il bosniaco. Il giocatore della Juventus era diffidato e a rischio squalifica per la gara contro il Napoli al San Paolo e il gesto è stato interpretato come un ringraziamento di Pjanic al direttore di gara per avergli risparmiato il cartellino giallo.
È il momento delle accuse agli arbitri e ogni pretesto è quello buono per sollevare polemiche.
Gli arbitri sono esseri umani e ipotizzarne la malafede significa non voler credere alla lealtà del calcio italiano. Napoli-Juventus si preannuncia rovente in un clima così teso. La sfida tra bianconeri e partenopei non è ancora iniziata ma i presupposti per assistere ad un match senza esclusione di colpi ci sono tutti. La pausa per le nazionali sarà utile al calcio italiano per riportare un po' di serenità e calma anche nell'ambiente arbitrale.
Il rigore di Dybala continua a lasciare strascichi ma la speranza è che si ritorni presto a parlare di calcio e non di arbitri, semplici persone che provano a fare il loro mestiere nel migliore dei modi.