Nella serata di Champions League di ieri sera, oltre al passaggio ai quarti di finale della nostra Juventus, ha raggiunto le 8 regine d'Europa anche il Leicester City. Mentre era più scontato il verdetto della sfida tra Juve e Porto, il successo delle Foxes inglesi contro il Siviglia per 2 reti a 0 (dopo l'1 a 2 esterno dell'andata), è stato senza dubbio il vero evento della giornata. Dopo l'epico trionfo in Premier della scorsa stagione infatti, il club inglese venuto dal nulla, firma una nuova impresa raggiungendo per la prima volta nella sua storia i quarti di finale di una competizione europea e per di più di tale prestigio.

Ma in tutto questo sembra che in troppi si siano dimenticati di una persona, quella persona che ha permesso che tutto questo si realizzasse: Claudio Ranieri. Il coach del miracolo sportivo esonerato poco meno di un mese fa e rimpiazzato da Shakespeare.

Non parliamo di miracolo

In realtà non si è trattato di un vero e proprio miracolo, in stile Barcellona - Psg per intenderci. La qualificazione era apertissima fin dall'inizio visto che al Leicester bastava una sola rete per avere la meglio; alla fine ne ha messe a segno due, prima Morgan, il capitano, poi Albrighton.

Sarà tutto merito di Shakespeare?

Certamente, dal cambio di guida, una sterzata in positivo vi è stata. Da quando il nuovo allenatore è subentrato a Ranieri sono arrivate 3 vittorie consecutive, 2 in Premier contro Liverpool e Hull City e la qualificazione ai quarti a discapito del Siviglia.

La cosa fa riflettere abbastanza su quale fosse il clima attorno al tecnico italiano; anche perché è strano o quanto meno curioso vedere cambiare volto e motivazioni di un gruppo, da un giorno all'altro. Probabilmente qualcosa si era incrinato tra lui e i giocatori, cosa assai strana considerando la strepitosa annata da cui si arrivava.

Ma sulla psicologia non tutto è cosi semplice e razionale. Altrettanto certo è che se il Leicester è giunto ai quarti di finale della Champions League, parte dei meriti va attribuita all'allenatore romano, il qualche ha superato brillantemente il girone di qualificazione fino ad arrivare (prima dell'esonero) a potersi giocare lui stesso la gara di ritorno degli ottavi contro il Siviglia, disputata e vinta invece da Shakespeare. Un grazie a Mister Ranieri nel mezzo dei festeggiamenti sacrosanti di ieri notte, sarebbe stato senza dubbio carino oltre che doveroso aspettarselo.