Se ne parlava da anni, oggi è finalmente realtà. Così come altre grandi città, anche Firenze avrà il suo nuovo Stadio. È stato infatti presentato oggi a Palazzo Vecchio il progetto che vedrà sorgere il nuovo impianto della Fiorentina nell'area Mercafir del capoluogo toscano. Presenti ovviamente il patron Andrea Della Valle ed il sindaco Dario Nardella, tifosissimo viola.
"Mi piacerebbe chiamarlo Rinascimento Viola - attacca il patron Andrea Della Valle - già nove anni fa presentammo un progetto, ma adesso possiamo finalmente dire che ci siamo, anche se si è perso qualche anno.
È una grande opportunità per la città e per noi. È una radicale inversione di tendenza rispetto al modus operandi comune nel calcio italiano. Stiamo raccogliendo partner finanziari ed industriali che ci aiutino nel portare avanti il progetto per questa grande città, tra le più belle del Mondo". Anche il sindaco Nardella tradisce una certa emozione: "Non posso nascondere l'emozione che provo in questo momento atteso da tutti i tifosi. Siamo ad un punto di svolta, da adesso non si può più tornare indietro e Firenze avrà finalmente un nuovo stadio. Non sarà una cattedrale nel deserto come troppo spesso si è visto altrove, il progetto si inserisce in una riqualificazione generale della zona nord-ovest del Comune".
Rinascimento Viola
Come detto, sarebbe questo il nome che Andrea Della Valle vorrebbe dare all'impianto, ma il nome è forse l'ultimo dei pensieri a questo punto. Intanto partiamo con i dati tecnici, lo stadio avrà 40.000 posti a sedere tutti al coperto (non come il Franchi quindi, ndr), di cui i più vicini a soli sette metri dal terreno di gioco.
Sarà presente la connessione wi-fi, illuminazione a led, pannelli fotovoltaici sulla copertura e dei nuovi sistemi di recupero delle acque meteoriche per irrigare il manto erboso. L'inizio delle lavorazioni è previsto per il 2019, mentre i lavori dovrebbero durare 24 mesi, in modo da permettere alla squadra di scendere sul campo del nuovo stadio già nel 2021.
I costi sono stimati in 420 milioni di euro e, in attesa di investitori, in casa viola ci si augura che qualche ricavo possa derivare dalle competizioni europee, anche se per quest'anno sembra che ormai i giochi siano chiusi.