Continuano a susseguirsi le voci di mercato intorno all'Inter, sia per quanto riguarda le operazioni in uscita ma, soprattutto, per quanto riguarda le operazioni in entrata. Tanti sono i nomi accostati ai colori nerazzurri, alcuni fattibili altri un po' meno e, negli ultimi giorni, La Gazzetta dello Sport ha parlato di un possibile interessamento della stessa Inter per il fantasista argentino del Paris Saint Germain, Angel Di Maria, tanto da avanzare una prima proposta intorno ai 60 milioni di euro. Un'idea che ha stuzzicato molto i tifosi nerazzurri visto che quelli che affollando i media cinesi hanno espresso il loro pieno consenso e c'è chi lo immagina già con la maglia dell'Inter visto che circolano più di un montaggio del giocatore con la maglia nerazzurra.

La certezza è che arriverà almeno un top mondiale visto che Suning è molto attento al merchandising e alle operazioni di pubblicità e l'arrivo di un fuoriclasse assoluto farebbe impennare le vendite delle magliette, in particolar modo nei paesi asiatici dove l'Inter sarà impegnata anche in tournèè in estate nell'International Championship Cup.

Il primo rinforzo

Intanto il primo rinforzo del club nerazzurro dovrebbe riguardare il reparto arretrato, con il difensore greco della Roma, Kostas Manolas, che è sempre più vicino. L'Inter lo avrebbe acquistato già a gennaio se non fosse stato per i paletti imposti dal Fair Play Finanziario, che prevedono il pareggio di bilancio entro giugno 2017, e tutto è stato rimandato alla prossima estate.

Al club giallorosso dovrebbero andare 40 milioni di euro, a meno che nella trattativa non sia inserito il cartellino del difensore colombiano, Jeison Murillo, mentre per il greco è pronto un quadriennale a 4 milioni di euro a stagione. Nel caso in cui nella trattativa fosse inserito Murillo, i nerazzurri faranno un altro acquisto al centro della difesa, e sono stati avviati i contatti con l'entourage del difensore olandese della Lazio, Stefan De Vrij. Da trovare l'accordo con il patron, Claudio Lotito, che non vorrebbe svendere il proprio centrale nonostante il contratto in scadenza nel 2018.