Ieri c'è stata di fatto la sentenza di fallimento del Latina Calcio, ma i giudici hanno concesso l'esercizio provvisorio che permetterà al Latina di terminare il suo campionato di Serie B e di giocarsi la salvezza sul campo. I tifosi hanno festeggiato con fuochi d'artificio e cori la decisione dei giudici che consentirà alla squadra di disputare le restanti partite del campionato, ma al termine dello stesso il Latina Calcio andrà all'asta.

I giudici Linda Vaccarella, Catello Pandolfi e Francesco Cina hanno voluto tutelare al massimo i creditori e il titolo sportivo che così conserva un suo valore.

Il presidente del Tribunale, Catello Pandolfi, ha spiegato dopo la sentenza: "il codice consentiva questa soluzione che è anche la più gradita ai tifosi, sono state create le condizioni per non chiudere la stagione dal momento che l'ordinamento lo prevedeva come possibilità". Questa soluzione era anche quella auspicata dalla Lega di serie B, e sicuramente la necessità di non creare problemi al campionato cadetto in corso potrebbe aver inciso sulla sentenza. Toccherà quindi all’avvocato Luca Petricola di Terracina e al commercialista Vincenzo Loreti di Latina gestire la società. Una gestione che si annuncia difficilissima visto che soldi non ce ne sono. Una possibilità che sta circolando in queste ore è che potrebbe essere la Lega stessa ad immettere liquidità nel club per permettere ai curatori le prime operazioni.

In arrivo pesanti penalizzazioni

Il Latina dunque potrà giocarsi sul campo una salvezza che si annuncia comunque difficilissima. Oggi i nerazzurri con 31 punti sono al 17esimo posto insieme a Cesena e Brescia, ma la scure delle penalizzazioni non tarderà ad abbattersi sui laziali. Fino a 6 punti, se non emergeranno altre complicazioni, che potrebbero risultare fatali e compromettere la rincorsa ad una salvezza che potrebbe renderebbe più appetibile il club nell'asta di fine campionato.

Da domani (per fortuna) la parola torna al campo, il Latina è atteso a Carpi per una sfida che si preannuncia difficilissima.