La Procura ha indagato sui presunti rapporti tra Andrea agnelli (Presidente della Juventus) e alcune figure di riferimento di una cosca malavitosa operante a Torino ma originaria dalla Calabria. Ebbene una notizia Ansa conferma tutto. Ecco quanto segue dall'agenzia di Stampa ''Ansa'', citando quanto si apprende dal procuratore capo della FIGC dinanzi alla commissione Antimafia.

Rapporti Agnelli e i boss

Dai documenti arrivati dai Procura di Torino si evidenzia che: 'Saverio Dominello e il figlio Rocco Dominello, sono rappresentati a Torino della cosca Bellocco Pesce, insidiati nel Piemonte ma originari della città calabrese di Rosarno.

Rocco Dominello ha addirittura rapporti con tutta la dirigenza bianconera per la gestione di biglietti e abbonamenti'. In più, il procuratore Figc Giuseppe Pecoraro fa i nomi dei diretti interessati, e sono: Merulla, Carugo, D'Angelo e il presidente Agnelli. Ma non è tutto: anche il ds Beppe Marotta ha avuto rapporti con i boss, seppure occasionali col mondo degli ultras, ma lui non è stato coinvolto dalla conclusione indagini.

Torniamo a qualche mese fa

Un po di mesi fa la Juventus Football club e il Presidente Andrea Agnelli avevano sottolineato con una nota di aver affidato ai legali alla luce di ''alcuni articoli pubblicati'', la tutela della propria onorabilità e rispettabilità. In questa nota si evidenziava anche che la Repubblica di Torino aveva avviato un'indagine su alcune famiglie che si presumeva appartenere alla 'ndrangheta'' a cui si contestavano reati contro persone e patrimoni, e anche il tentativo di infiltrazioni in alcune attività del Club Juventus.

La società, inoltre, precisava che nessun tesserato o dipendente era stato indagato in sede penale.

Cosa rischia ora Agnelli

Ora il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, rischia di essere deferito dalla Procura Figc. Con lui anche i tre, tra dirigenti e funzionari. Puntuale è arrivato il Tweet del Presidente della Juventus, dove nega di aver mai incontrato Boss Mafiosi e, tutto quello che si legge sarebbe falso.