Dopo aver fatto la fortuna della Juventus per un paio di stagioni, Alvaro Morata è tornato al Real Madrid e si sta facendo notare comunque in zona gol, nonostante il rapporto con il tecnico Zinedine Zidane non sia propriamente idilliaco, almeno stando a quanto si dice, . E forse anche per questo lo spagnolo torna indietro ai tempi della Vecchia Signora: un ambiente, quello italiano, a cui Morata sembra essere ancora particolarmente legato, poiché formativo per il resto della sua brillante carriera da calciatore.

Tra lacrime e sacrifici

In un'intervista rilasciata al Guardian, Morata spiega che all'inizio non fu proprio semplice l'impatto con la Torino bianconera: "La gente pensa che noi siamo delle macchine ma non è così: dietro ogni cattivo momento ci sono sempre dei problemi personali. Avevo lasciato casa mia molto giovane e quella opzione di recompra in favore del Real mi condizionava un po'. Ricordo che durante una sessione di allenamento non riuscivo nemmeno a controllare il pallone come si deve, il fisioterapista mi disse cosa non andava ed io scoppiai a piangere sul lettino dei massaggi". A quel punto, però, uno dei leader dello spogliatoio arriva in suo soccorso: Gianluigi Buffon.

"Mi tranquillizzò dicendomi che dovevo sfogarmi a casa perché chi mi voleva male avrebbe goduto a vedermi in quello stato", rivela.

Il tecnico del cuore

Si citava Zidane come tecnico che sembra non credere abbastanza nelle qualità del ragazzo. Un altro allenatore, però, ha dimostrato di vedere in Morata un futuro fuoriclasse: Antonio Conte. E lo stesso spagnolo spiega di voler lavorare con l'ex C.T. dell'Italia in carriera: "Seppur non abbia mai avuto l'onore di lavorarci insieme, lui è il tecnico che più di tutti ha creduto in me e mi sento in debito: mi volle alla Juventus nell'estate del 2014 anche se lui poi andò via poco dopo. Mi conosce meglio di quanto si possa immaginare, è uno che sa motivare i propri giocatori a dare il massimo in ogni circostanza". Impossibile, a questo proposito, non immaginare per lui un futuro al Chelsea: "Potrebbe essere, lo spero: mi voleva anche quest'estate ma poi non se n'è fatto nulla".

Nonostante ciò, il futuro di Morata sembra sempre irrimediabilmente legato a qualcosa di italiano e tricolore. I tifosi della Juventus, che non lo hanno dimenticato, sperano di vederlo vestire nuovamente la maglia bianconera, un giorno. E magari, perché no, l'allenatore potrebbe tornare ad essere proprio Antonio Conte.