Proprio alla vigilia del primo derby di Milano "cinese", Nicola berti festeggia i suoi primi cinquant'anni. Per lui, simbolo dell'Inter dall'estate 1988 fino al dicembre 1997, è un compleanno importante che al tempo stesso rievoca nella mente dei tifosi nerazzurri ricordi legati ad un passato vincente ma anche ricco di tribolazioni e colpi di scena. Come accadde ventiquattro anni fa, l'11 aprile 1993, quando la rete messa a segno dall'ex centrocampista nerazzurro contro i cugini rossoneri sembrava riaprire un discorso scudetto all'apparenza già chiuso: l'Inter ci credette davvero, ma un destro fulmineo di Ruud Gullit a sette minuti dalla conclusione gelò la San Siro nerazzurra e consegnò di fatto il tredicesimo tricolore al Milan.

Il simbolo dell'interismo puro

Nicola Berti ha rappresentato e continua a rappresentare il sentimento puro dell'essere interista, che spesso si manifestava dentro e fuori dal terreno di gioco. Per lui l'appuntamento con il derby milanese era qualcosa di più di una semplice partita di calcio, e i tifosi lo avevano capito alla perfezione: tre le reti segnate da "Nicolino" al Milan, nel derby d'andata della stagione 1990/91 (1-0 per i nerazzurri), nel derby di ritorno già citato della stagione 1992/93 e nella stracittadina di ritorno della stagione 1994/95 (3-1 per l'Inter nel primo derby di Massimo Moratti).

Uno scudetto, una Supercoppa Italiana e tre Coppe Uefa: questo il bottino di Berti con la casacca dell'Inter, anche se nell'ultima di queste partecipò fino agli ottavi di finale prima dell'addio ai colori nerazzurri.

Per i tifosi interisti rimane memorabile la cavalcata dell'Olympiastadion di Monaco di Baviera, con il gol del 2-0 nei confronti del Bayern realizzato dopo una cavalcata di circa 70 metri (andata degli ottavi di Coppa Uefa 1988/89, ndr); non da meno le reti siglate nella finale di andata della Coppa Uefa 1990/91 e nella finale di andata della Coppa Uefa 1993/94.

Due timbri magnifici che diedero ai nerazzurri la sicurezza della vittoria in entrambi in casi.

Domani i giocatori di Stefano Pioli dovranno prendere esempio da uno come Berti, che in campo dava tutto ciò che aveva anche nei momenti più complicati della sua avventura in nerazzurro. Anche se, ci permettiamo di sottolineare, passerà ancora del tempo prima che dalla Curva Nord si senta udire ancora un coro simile a "Nicola Berti facci un gol". Tanti auguri Nicolino!