"Una domenica Dio creò il pallone...chiamò il Foggia e gli disse: Vai per il Mondo e insegnalo a tutti". Questo è quanto recitava uno stendardo di alcuni anni fa, uno stendardo che al Pino Zaccheria ha riecheggiato e riecheggerà per sempre, soprattutto dal prossimo anno, quando il Foggia Calcio tornerà a militare nel calcio che conta, ovvero in Serie B.

Due giorni fa, pressoché a quest'ora, in Piazza Cavour tutti trattenevano il fiato per la tensione e per l'ansia dei 90 minuti: un momento che in quel piccolo capoluogo senza mare si attendeva da ben 19 anni, e soprattutto da quella fatidica stagione 94/95, che portò la più grande utopia del calcio italiano ad infrangersi e ad incanalarsi verso gli anni più bui della sua storia.

È la prima settimana da Serie B, e in quel di Foggia la festa non è ancora finita perché - come detto - si tratta di un evento dal sapore speciale, di rivalsa e divertimento. Per i foggiani è una vera e propria rivincita dopo le tante vicissitudini che hanno tartassato squadra e tifosi per molto tempo; una rivincita dai continui fallimenti che hanno portato i rossoneri pugliesi, nel corso di un ventennio, da Zemanlandia alle retrocessioni nelle serie inferiori: da Serie C1 a Serie C2, fino a sprofondare addirittura nel semiprofessionismo e nella Terza categoria.

Ma la forza del Foggia e dei suoi tifosi è stata propria questa: cadere clamorosamente per poi rialzarsi sempre, come un pugile combattivo e coraggioso.

Infatti la risalita è iniziata dalla stagione 2012-2013, quando la squadra è stata iscritta al campionato di Serie D, formata da un blocco tutto foggiano che, negli anni, ha costituito l'ossatura della formazione. I pugliesi hanno vinto il torneo e, l'anno successivo, sono approdati al campionato di Lega Pro Seconda Divisione e, grazie al quinto posto in classifica, hanno ottenuto la terza promozione consecutiva.

Ma è nell'annata 2014 che il Foggia ha posto le basi del suo nuovo progetto: in panchina è arrivato l'ex giocatore Roberto De Zerbi, che al primo anno in Puglia è riuscito a portare i "Satanelli" in zona playoff. Tuttavia gli spareggi-promozione sono svaniti alla 35esima giornata, quando il Lecce ha battuto i "cugini" al Via Del Mare.

La stagione seguente è andata ancora meglio, ma ha lasciato con l'amaro in bocca, quando il Foggia ai playoff è stato sconfitto in finale dal Pisa, con grande delusione per De Zerbi e per i tifosi.

Ma ecco "il pugile che cade e si rialza": i "Satanelli", domenica scorsa, sono ritornati in Serie B al termine di una straordinaria annata, culminata al Domenico Purificato contro il Fondi. È stata la rivincita di tutti i foggiani e anche di uno dei grandi artefici di tale impresa, ossia Giovanni Stroppa che, come i supporter rossoneri, ha vissuto molte delusioni, troppo spesso bollato come finito dopo gli esordi da predestinato e lo sfortunatissimo debutto in Serie A col Pescara. Ma Stroppa - ex prediletto di Zeman - non ha mai mollato, ed ora ritornano i parallelismi, perché Zemanlandia in Piazza Cavour non è mai stata dimenticata.