31 anni di onorata Presidenza, una lunga epopea iniziata il 20 febbraio del 1986, quando Silvio berlusconi salvò il Milan dai debiti e facendone subito una squadra vincente. Il suo arrivo in elicottero all'Arena Civica suscitò qualche ironia, ma le grandi disponibilità economiche unite alle scelte azzeccate sul mercato, avviarono il primo grande ciclo rossonero, quello di Arrigo Sacchi e degli olandesi, che hanno rivoluzionato per sempre il mondo del calcio.
Insieme a Ariedo Breda e il fedelissimo Galliani
Innovatore e amante del bel gioco e di un atteggiamento tattico sempre votato all'attacco, Berlusconi ha creato, con Ariedo Braida e il suo braccio destro Adriano Galliani, un Milan che ha dominato in Italia, in Europa e nel mondo, soprattutto nel periodo compreso tra il 1989 e il 2007, anno dell'ultima Champions League.
Memorabili i suoi scambi di vedute con gli allenatori che di volta in volta si sono seduti sulla panchina milanista. Nell'era Berlusconi, un lontano passato da tecnico dilettante, è stato un continuo viavai di mister e assi da copertina.
Da Van Basten a Kakà, da Weah a Shevchenko
Fabio Capello e Carlo Ancelotti hanno messo in bacheca titoli e trofei, guidando fenomeni da Pallone d'oro, come Van Basten, George Weah, Shevchenko e Kakà, senza dimenticare Clarence Seedorf, Pirlo, Nesta e bandiere del calibro di Maldini, Baresi, Costacurta, Tassotti e Albertini, cresciuti nella "cantera rossonera". Il bilancio di Berlusconi resta positivo, i successi sono stati superiori alle delusioni. Non sono mancati i periodi più o meno bui, fino al doloroso e lento distacco dal Milan.
Il suo impero resta comunque scolpito nel marmo: 8 scudetti, l'ultimo l'ha conquistato con Allegri in panchina, nel 2011, 5 Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 1 Mondiale per club, 5 Super coppe europee, 1 Coppa Italia e 7 Super coppe italiane. Quella sollevata lo scorso dicembre a Doha, contro la Juventus, ha chiuso un ciclo memorabile e difficilmente ripetibile.
Li Yonghong nuovo proprietario del Milan
29 allori in 31 anni, quasi uno a stagione, un palmares invidiabile, che da oggi come preziose eredità, passa in mano ai cinesi. E da oggi, dopo una lunga riunione iniziata questa mattina alle 8:30 e conclusasi poco fa alle 14:04, tenutasi presso lo studio legale "Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners, il cinese LI Yonghong è diventato formalmente il nuovo proprietario del Milan.