Dopo il bastone la carota. Cosi si potrebbe riassumere la settimana interista fin qui. Dopo la rocambolesca debacle di sabato a Firenze, che ha quasi compromesso del tutto la corsa europea dell'Inter, e il ritiro forzato deciso da società e tecnico che dura da domenica oggi il clima sembrerebbe essere più disteso. Il tecnico nerazzurro, in accordo con la società, ha deciso di lasciare il pomeriggio libero alla squadra dopo giorni di intenso lavoro.

La situazione rimane comunque sia molto delicata visto che le ultime cinque partite disputate all'Inter non sono piaciute a nessuno, soprattutto ai tifosi che ora si interrogano sul motivo per il quale è stato concesso un pomeriggio libero a dei giocatori che nelle ultime uscite si sono dimostrati privi di personalità.

Da domani la compagine nerazzurra tonerà a lavoro per la difficile sfida contro il Napoli che all'andata aveva battuto l'Inter senza troppa difficoltà, facendo suonare il primo campanello d'allarme sulla gestione Pioli. All'Inter per dare un risvolto meno amaro alla stagione serve una grande impresa, una grande rimonta che visto il calendario e vista la continuità di risultati delle dirette concorrenti sembra piuttosto ardua.

Per la partita contro il Napoli arriverà a Milano anche il patron Zhang che, negli ultimi giorni, ha provato in tutti i modi, nella figura di Ausilio, a portare Diego Pablo Simeone a Milano per la prossima stagione, offrendo secondo indiscrezioni addirittura un assegno in bianco.

La risposta? Naturalmente negativa. Nonostante il grande blasone ad oggi la panchina dell'inter è una panchina che scotta.

Una sfida difficile, talmente difficile che anche uno come Simeone sembrerebbe aver detto: no, grazie. Resta da capire a questo punto a chi spetterà la grande impresa di rifondare una squadra che dovrà lottare necessariamente per qualcosa di importante dopo i tanti passaggi a vuoto del post triplete.

L'inter è in cerca di una figura di spessore, che sappia tenere in mano lo spogliatoio e sappia inculcare una mentalità vincente.

Pioli non si è dimostrato all'altezza di una piazza del genere, cosi come non lo era stato nel secondo anno di Lazio. Sul taccuino dei dirigenti interisti ci sono i nomi di Conte, Spalletti e Blanc. La cosa certa al momento è che l'inter pensa già alla prossima stagione, nonostante le frasi di circostanza secondo le quali si punta ancora in un posto in Europa..