Da quando Stefano Pioli è seduto sulla panchina dell'Inter la stagione nerazzurra è stato un crescendo continuo. In questi mesi si è capito che in squadra le possibilità fisiche e tecniche, che non si sono viste nella precedente gestione De Boer, ci sono ma manca ancora qualcosa per poter competere con le prime tre in classifica, specialmente con la Juventus. L'allenatore e la società hanno potuto valutare bene le zone da migliorare e gli innesti da effettuare per accorciare il gap ma si è anche valutata la possibilità di eventuali cessioni per migliorare il bilancio.

LUI NON SI VENDE

In questa lista non compare Ivan Perisic. L'esterno croato viene da mesi di buonissime prestazioni: corsa, gol e assist per un giocatore ritenuto fondamentale nel progetto presente e futuro di Suning. Dopo un difficile avvio di stagione, non solo suo ma della squadra intera, è stato anche relegato in panchina in diverse gare ma non si è mai perso d'animo e con l'arrivo di Pioli è ritornato il vero Perisic.

Questa sua nuova esplosione, naturalmente, non è passata inosservata ai tanti osservatori delle big d'Europa che lo seguono: #ManchesterUnited di Mourinho su tutte, ma in Inghilterra ci sono anche Chelsea, #Liverpool e Arsenal che farebbero follie per portarlo in Premier League.

Suning non ci vuole sentire ed è pronta, secondo la Gazzetta dello Sport, a rifiutare anche 50 milioni per lui. Nell'estate 2015, dopo una lunga trattativa, è stato preso dal Wolfsburg per 17 milioni e venderlo ora per 50 milioni porterebbe una plusvalenza di 40 milioni nelle casse nerazzurre, una cifra importante che sistemerebbe il bilancio e permetterebbe nuove e più importanti spese nel prossimo mercato.

Ma l'aspetto economico non è importante per Suning, che ha già disposto 150 milioni per la sessione estiva del mercato, e che vuole rientrare nei limiti richiesti dalla Uefa con delle altre cessioni che potrebbero comunque portare plusvalenza: Ever #Banega e Marcelo #Brozovic su tutti, senza dimenticare Jonathan Biabiany che potrebbe volare in Cina.