Un noto inno sportivo qualifica come ''pazza'' una squadra dalle tinte nerazzurre. In questo caso possiamo dire altrettanto di una squadra bianconera: la Juve.
Come definirla altrimenti? Con in mente ancora ciò che avvenne 365 giorni fa nell'ancor più incredibile semifinale proprio contro l'Inter ecco che la truppa di Max Allegri sembra volere a tutti i costi complicarsi la vita.
Ancora più eclatante fu la rimonta quasi completata dai nerazzurri nel 2016 che con lo stesso risultato dell'andata (3-0) concluse il cammino solo ai rigori.
Stavolta è andata un po' meglio ma i timori non sono mancati.
Nella sfida ravvicinata dopo l'1-1 di campionato riecco Napoli - Juventus. Formazione molto rimaneggiata per l'11 bianconero che cambia molti effettivi rispetto a chi è sceso in campo domenica scorsa. L'assetto sembra funzionare e nel primo tempo vediamo sprazzi di grande calcio con un Higuain ''versione core 'ngrato'' che si sblocca ancora una volta contro la sua ex squadra.
Ma dopo l'intervallo si accende ancora una volta la partita. Proprio come all'andata, ma a tinte diverse. Il pareggio di Hamsik (ancora lui, dopo il gol di domenica) e il repentino nuovo vantaggio del Pipita facevano pensare a una partita da gestire in scioltezza ma proprio nel momento di maggior calma la Juve perde tutte le sue certezze.
Da un errore grossolano di Neto (stranamente non comparso in questi giorni su Topolino dopo la ''profezia'' su Gigio Donnarumma) nasce il gol di Mertens, appena entrato, che ristabilisce la parità di risultato.
Per passare il turno i partenopei devon fare ancora ben 3 gol ma il vero gol della loro speranza arriva poco dopo ed è di Insigne dopo una bella azione di tutto il reparto offensivo della squadra di Sarri.
Vanno avanti i minuti e la squadra che sembra essere più in palla è proprio il Napoli che più e più volte va vicina ad un ulteriore gol che avrebbe fatto proprio parlare di partita riaperta.
Per fortuna dei tifosi juventini, dopo ben 6 minuti di extra-time e di prolungata sofferenza, il fischio finale giunge liberando ancora una volta l'esultanza del popolo bianconero all'ennesima finale raggiunta.
La seconda di Coppa Italia di fila dopo aver quasi sperperato un vantaggio cospicuo.
Adesso cosa ci si aspetta da questa ''pazza Juve''? Ogni partita fa storia a sè ma di sicuro contro una squadra capace di rimontare l'impossibile (il Barcellona martedì nel turno d'andata dei quarti di finale di Champions League) servirà la partita perfetta e la consapevolezza che ogni risultato, anche quello più ferreo e ampio, può essere ribaltabile.
Nella vita si dice che gli esami non finiscono mai. Quello che avrà la Juve sarà indubbiamente uno dei più importanti per dimostrare la reale maturità calcistica soprattutto in campo europeo.