Una notte da campioni sicuramente, da Champions probabilmente. La Juventus ammirata al Camp Nou contro il Barcellona, in declino e forse non più così compatto come una volta, ma pur sempre il Barcellona, ha mandato un chiaro segnale alle quattro big che si contenderanno la coppa dalle grandi orecchie. Già tre big, perchè anche il Monaco che ha steso il Borussia Dortmund ha tutto il diritto di fare la voce grossa con le armi a propria disposizione: un tecnico preparato e un collettivo affiatato dove stelle di oggi (Falcao su tutti) e di domani (Mbappe) sanno esaltarsi.

Qui Juve

In una notte da numeri uno, non poteva mancare la firma del migliore nel ruolo, Gigi buffon. Il portiere e capitano bianconero è stato protagonista solamente di un paio di interventi nel corso della gara (al 30' sulla velenosa conclusione di Messi deviata da Bonucci - uno dei pochi spunti davvero interessanti dell'asso argentino - e all'80 sul tiro cross nel cuore dell'area di rigore di Iniesta). Non tantissimi a livello numerico, ma decisamente importanti per evitare affanni nel finale di gara e conquistare uno 0-0 dal grande valore considerando che i catalani, negli ultimi quattro impegni casalinghi, hanno realizzato la bellezza di 21 reti. “Sapevamo che sarebbe stato importante non subire gol in uno stadio difficile come il Camp Nou - ha detto Buffon al canale tematico bianconero -.

Da portiere questo è motivo di grande orgoglio. Se sia siamo riusciti il merito non è solamente mio, ma di tutta la squadra che si è adoperata al massimo in fase difensiva. Li voglio ringraziare personalmente per tutto l'impegno che hanno messo in campo. Quella di ieri è stata una prova esemplare anche sotto l'aspetto della personalità.

C'è consapevolezza che quanto ottenuto è frutto del lavoro e delle nostre qualità. Spesso le squadre italiane quando giocano partite così si difendono a oltranza. Noi siamo stati bravi a difenderci, a soffrire, ma anche a ripartire per cercare di fare gol quando ne abbiano avuto l'occasione".

E ora?

Real Madrid, Atletico o Monaco.

Il portiere bianconero pensa soprattutto ai suoi colori: "Scegliere questa o quella squadra è impossibile. Classifiche alla mano, Real Madrid e Monaco sono in piena lotta per conquistare anche i propri campionati nazionali, mentre l'Atletico Madrid ha una posizione di classifica delineata e quindi può concentrarsi esclusivamente sulla Champions League, magari facendo rifiatare qualcuno nei prossimi impegni della Liga".