La conferenza stampa d'addio alla Roma ha, di fatto, dato il via all'esperienza interista di Luciano Spalletti che, entro pochi giorni, potrebbe essere annunciato come nuovo allenatore nerazzurro. Risulta ormai chiaro che si tratta solo di formalità e, con molta probabilità, il cinquantottenne tecnico toscano è già all'opera per delineare le caratteristiche della sua prossima squadra.

Walter Sabatini lo conosce bene e capisce al volo il suo modo di intendere il calcio. Piero Ausilio, invece, dovrà imparare a conoscerlo.

Calciomercato Inter: la possibile sorpresa

Da ormai un mese è noto che Perisic è il calciatore che la società nerazzurra intende sacrificare sull'altare del Fair Play finanziario. Servono 30-35 milioni per rientrare nei parametri del bilancio imposti dall'Uefa, e ricavarne oltre 50 dall'eventuale vendita del calciatore croato significherebbe persino generare una plusvalenza, considerato che è stato pagato più di 20 milioni. Tuttavia, pare che Luciano Spalletti abbia voglia di trattenerlo in nerazzurro. Nonostante ciò, ad oggi, pensare che Perisic possa essere ancora un elemento della rosa dell'Inter, sembra una prospettiva complicata, ma se davvero il desiderio del tecnico dovesse essere forte, si potrebbe elaborare una strategia in grado di portare introiti da altre cessioni.

Infatti restano sempre in piedi le questioni relative a Jovetic e Ranocchia e, in fondo, qualcuno spera ancora che Siviglia e Hull City possano riscattare i due calciatori, aiutando l'Inter a racimolare il denaro necessario a non incorrere in sanzioni dell'Uefa.

Perisic, secondo Spalletti, potrebbe addirittura avere maggiore utilità di Candreva che, da più parti, viene considerato come uno dei punti fermi del nuovo progetto.

Mercato Inter: si cambia idea sul modulo?

La Roma di Spalletti in questa stagione ha giocato anche a tre, mettendo in discussione la filosofia dell'allenatore che, nel corso della sua carriera, ha sempre privilegiato la difesa a quattro. Giocare con due centrali però, impone la necessità di avere due terzini in grado di coniugare le due fasi e, storicamente, l'Inter sa quanto sia difficile trovare interpreti del ruolo che abbiano un profilo internazionale.

Si starebbe pensando, dunque, alla possibilità di privilegiare i tre marcatori, in modo tale da avere maggiore facilità nel reperire uomini di fascia abili a giocare sulla linea di centrocampo, svincolati da gravosi compiti difensivi.