Sarà il Real Madrid a sfidare la Juventus in Champions League nella finale di Cardiff del 3 giugno. Di nuovo loro dopo la finale del 1998; di nuovo loro dopo la finale che la Juve ha giocato nel 2015 e quella disputata dal Real lo scorso anno, nel 2016.
Juventus e Real Madrid, due tra le poche vere regine d’Europa. Due squadre che hanno spesso vissuto la Champions da protagoniste e che, per la 19^ volta nella storia, si ritroveranno l’una contro l’altra. Quella del 3 giugno non sarà certamente una gara qualunque, poiché le due avversarie saranno chiamate a contendersi la vittoria della massima competizione europea per club.
Per quanto concerne i risultati in finale, le due compagini fanno segnare un trend completamente diverso: nona finale nella storia per la Juve che ne ha vinte solo due; quindicesima per il Real, che ha trionfato in ben 11 occasioni. Se i "blancos" dovessero riuscire a battere i bianconeri, diventerebbero il primo club ad aver alzato la Champions League per due volte consecutive.
Oltre mezzo secolo di sfide
La prima sfida tra Juventus e Real Madrid si gioca nell’edizione della Coppa dei Campioni del 1961/1962: strano ma vero, entrambe le squadre vincono una gara per 1-0 in trasferta. In quegli anni, se si registrava un doppio pareggio con lo stesso risultato, si era chiamati a disputare la "bella", ovvero un terzo match che vede trionfare il Real per 3-1, garantendogli l'approdo alle semifinali.
Dopo questa partita, Juve e Real non si incontrano più per circa 25 anni, fino al secondo turno della Coppa dei Campioni del 1986/1987. Anche in quest'occasione è la formazione spagnola a passare il turno, questa volta ai rigori dopo un altro doppio 1-0.
Nei quarti della Champions dell’edizione 1995/1996, la Juve ha l’opportunità di cambiare il trend delle sfide e, questa volta, è proprio lei a passare il turno: 1-0 del Real in casa, con i bianconeri che riescono a ribaltare il risultato a Torino, imponendosi per 2-0.
È nel 1997/1998 che le due squadre si sfidano nella finalissima per la prima volta. È il Real a portare a casa la coppa, vincendo 1-0. Proprio in virtù di questo risultato, la finale 2017 rappresenterà un'occasione di riscatto per la Juventus.
L’edizione del 2002/2003 è quella della finale tutta italiana tra Juve e Milan. La "Vecchia Signora" ci arriva eliminando proprio il Real in semifinale con una grandissima prestazione a Torino, dove vince per 3-1, ribaltando il 2-1 per i madrileni dell’andata.
Questa gara è passata alla storia anche per il cartellino giallo mostrato a Nedved nei minuti finali, che lo costringe a saltare la finale, ma non gli pregiudica la vittoria del Pallone d'Oro.
Nel 2004/2005 è ancora Juve: 1-0 a Madrid per il Real, 2-0 ai supplementari per la Juventus che accede, così, ai quarti di finale.
Il doppio confronto nei gironi del 2008/2009 è sicuramente tra i ricordi più "dolci" per i tifosi juventini: la Juve viene dallo scandalo di Calciopoli, e solo due stagioni prima era in Serie B. Ma la prova di carattere è grandiosa e, in particolare, uno dei giocatori bianconeri fa la parte del leone, risultando veramente indomabile: parliamo di "un certo" Alessandro Del Piero.
Incredibili le sue prestazioni sia in casa che al Bernabeu, dove riceve anche una standing ovation dai tifosi avversari, quando lascia il campo per sostituzione.
Nell'edizione 2013/2014, ancora nei gironi si ripete Juve-Real. Questa volta sono le "merengues" ad avere la meglio negli scontri diretti: 2-1 a Madrid per gli spagnoli, 2-2 a Torino.
L’anno dopo, edizione 2014/2015, lo scontro si rinnova in semifinale, come nel 2003, e ad avere la meglio è ancora la Juve: 2-1 per la "Vecchia Signora" a Torino, 1-1 in casa del Real. Bianconeri in finale.
Finora, quindi, Juve e Real si sono incontrate per 18 volte, e il bilancio è di 8 vittorie a testa e 2 pareggi.
La Juve vorrà vendicarsi sicuramente della finale del 1998, e cambiare un po' il trend delle troppe finali perse, mentre il Real vorrà dimostrare di essere la regina di questa competizione, diventando la prima formazione a vincere per due volte consecutive la Champions.
Sicuramente sarà spettacolo, visto anche il grande valore (economico e tecnico) dei 22 uomini in campo, senza dimenticare le panchine, con lo stratega Allegri che centra la seconda finale in 3 anni contro Zidane, finalista e vincitore lo scorso anno ed ex di lusso del match. Ricordiamo, infatti, che l'attuale tecnico dei madrileni è stato un giocatore della Juve, prima di essere ceduto (per circa 160 miliardi di lire, record per l'epoca) proprio al Real Madrid.