I più giovani, i cosiddetti 'figli di Internet e dell'HD', si sono abituati in fretta. Del resto per loro non è mai esistito un altro calcio, se non lo 'spezzatino settimanale' proposto ormai da diversi danni dalle varie Pay TV. I tifosi più maturi fanno quasi la figura dei 'dinosauri', rievocando le domeniche passate con l'orecchio alle frequenze radio che trasmettevano 'Tutto il calcio minuto per minuto' e poi la corsa all'appuntamento imperdibile di '90° minuto' che trasmetteva in esclusiva le prime immagini delle partite di Serie A. I tempi sono cambiati ed oggi è in vigore la dura legge del calcio moderno e di tutto lo sport in generale, sempre più condizionato dal business dei diritti televisivi.

Il caos fuoriuscito dalla prima asta dei diritti tv del calcio bandita dalla Lega, relativa al triennio 2018-2021, è però l'esempio più lampante di un sistema che sta andando vorticosamente verso il collasso. Al di là di quelli che saranno gli sviluppi del caso, con il presidente della FIGC e commissario di Lega, Carlo Tavecchio, che ha annunciato un nuovo bando, l'impressione è quella di calcio italiano sempre più vittima di sé stesso.

Otto 'finestre' settimanali dalla stagione 2018/2019

Le cifre ed i costi interessano poco i tifosi, ciò che conta davvero sono le partite di calcio. In attesa di sapere quale colosso televisivo si aggiudicherà l'asta per i diritti di trasmissione della serie A, rinviata sine die, è opportuno entrare nel dettaglio della programmazione prevista a partire dalla stagione 2018/2019.

La Lega, in tal senso, ha previsto ben otto 'finestre' dal sabato al lunedì della settimana successiva. Il sabato si disputeranno tre gare, alle ore 15, 18 e 20.30 mentre, per quanto riguarda la domenica, una delle gare di cartello sarà trasmessa alle 12.30, sulla scia dell'ultimo derby di Milano che è stato sicuramente un successo in Cina.

Il match dell'ora di pranzo sarà studiato proprio per venire incontro alle ricche esigenze del mercato cinese. La tradizionale fascia domenicale delle 15 si ridurrà soltanto a tre partite e ciò segna probabilmente il tramonto definitivo dello storico '90° Minuto'. Le altre gare si giocheranno, rispettivamente, la domenica alle 18 ed alle 20.30 ed il lunedì alle 20.30.

Naturalmente questo è il format standard destinato a subire variazioni di settimana in settimana, in base a quelli che saranno gli impegni delle squadre italiane che prenderanno parte alla Champions ed all'Europa League. Il massimo trofeo continentale prevede i match nelle giornate di martedì e mercoledì, la EL si gioca il giovedì. Insomma, calcio in tv sette giorni su sette con una sola consolazione: c'è chi cucina spezzatini più abbondanti. La Liga spagnola, ad esempio, si disputa addirittura in dieci finestre al semplice scopo di venire incontro ai fusi orari di tutto il mondo.