La notizia è di quelle che squarcia l'aria di Milano e cambia il volto al Calciomercato anche se è appena metà giugno.Tra quelli che avevano drizzato le orecchie insospettiti della lunga attesa e quelli che invece attendevano solo con fiducia l'annuncio, oggi è dalla voce di Fassone che è giunta la notizia: Gigio Donnarumma non rinnoverà il contratto con il Milan (in scadenza nel 2018).I dettagli sono noti ormai di dominio pubblico: un'offerta di oltre 5 milioni di euro a stagione, la prospettiva di diventare simbolo della nuova stagione rossonera e in un futuro prossimo anche capitano e bandiera della squadra per la quale ha reiterate volte sostenuto di essere un tifoso.
Noto è anche il nome di un protagonista che potrebbe aver avuto un peso decisivo nella scelta del giovane portiere rossonero: il suo procuratore Mino Raiola.
Social in rivolta
Se davvero si staglia l'ombra del Real Madrid dietro al "gran rifiuto" di Donnarumma è presto per dirlo, quel che è certo è che le reazioni alla notizia bomba non sono tardate ad arrivare. Quelle più colorite sono state inevitabilmente quelle dei tifosi rossoneri sui social network: la pagina Facebook ufficiale del portiere italiano è stata ben presto raggiunta da molti tifosi delusi. Tra una marea di termini irripetibili emergono comunque degli elementi comuni nei messaggi rivolti a Donnarumma: il senso di tradimento rispetto ai baci dati dal portiere alla maglia rossonera non più tardi di qualche settimana fa, l'ingratitudine nei confronti di una società e di un ambiente che l'han sempre coccolato e protetto e inevitabili paragoni con campioni del passato rimasti in rossonero a fronte anche ad offerte importanti.
Ce n'è anche per Mino Raiola, individuato dalla platea dei tifosi come uno dei principali responsabili del mancato rinnovo.
Alle parole dei tifosi del Milan si mescolano quelle di tifosi di altre squadre e semplici appassionati di calcio, prevale lo sconcerto e l'accusa di avidità a fronte di un'offerta -oggettivamente- faraonica per un ragazzo di quell'età.
Sono giunte anche le parole degli addetti ai lavori: a un Paolo Condò dettosi "stupefatto" hanno fatto eco a TMWRadio giornalisti come Marco Pasotto e Arianna Ravelli che hanno, inoltre, però sottolineato come la dirigenza rossonera da questa storia sia uscita in maniera più che dignitosa, al netto della perdita di un potenziale top player.
Un piccolo caso è rappresentato dalle parole rilanciate da Sportitalia comparse su Instagram e attribuibili a Carmine Paoletti che, dopo aver difeso il portiere ("Chi ti critica non ti conosce") ha apostrofato il Milan come una "società di pagliacci". Il post è stato rimosso dopo pochi minuti, ma è il metro della tensione che in questo momento si sta respirando anche nella cerchia del portiere rossonero.
Gli scenari di mercato ora cambiano
Ora al Milan si aprono due strade nella delicata gestione del caso. La prima sarebbe una sorta di misura "punitiva": relegare il ragazzo in tribuna fino al termine del contratto. Sarebbe piuttosto grave per Donnarumma rimanere fuori rosa nell'anno precedente al Mondiale e la società rossonera inevitabilmente lo perderebbe a parametro zero al termine del contratto.
La seconda è quella di monetizzare il più possibile la situazione, approfittando di una possibile asta che potrebbe scatenarsi attorno al portiere rossonero: oltre al già citato Real Madrid sembrano ronzare attorno a Gigio anche PSG e Manchester United.
Quindi potrebbe muoversi sul mercato anche per la ricerca di un portiere: Neto e Perin sono i nomi caldi delle prime ore, ma nessuno esclude (specialmente in caso di una cessione piuttosto remunerativa di Donnarumma) la scelta di virare verso una soluzione a costi minori, ma che conceda comunque sufficienti garanzie (Sirigu potrebbe essere un indiziato qualora emergessero altri ostacoli nell'accordo con il Torino), per investire la maggior parte dei proventi della cessione del portiere rossonero per un top-player per l'attacco o il centrocampo per portare nuova serenità in un ambiente che, comunque rinfrancato dall'ottimo avvio di mercato in entrata, fino al "via" della prossima stagione, sarà ancora segnato dalla partenza di Donnarumma.
Quel che è certo è che, anche se il nuovo progetto del Milan oggi ha subito una battuta d'arresto dolorosa, la società è apparsa determinata e decisa a ricostruire un Milan pronto a tornare ai livelli a cui i tifosi erano abituati. A questo punto anche senza Donnarumma.