Nel giorno in cui si celebra la tanto sospirata prima vittoria italiana al #Giro d'Italia, con Vincenzo Nibali che risponde alla grande alle aspettative e mette la sua ruota davanti a quella dell'ex compagno dell'Astana Mikel Landa Meana, c'è stato anche un ulteriore momento speciale per ricordare Michele #scarponi a un mese di distanza dalla sua tragica e prematura scomparsa.

Come annunciato dagli organizzatori del Giro, la tappa regina avrebbe visto oltre alla mitica Cima Coppi (il punto più alto del percorso, quest'anno il passo dello Stelvio a 2758 metri) anche la "salita Scarponi".

Il Mortirolo è stato il trampolino di lancio dell'ultimo grande successo al Giro dell'aquila di Filottrano, quando nel 2010 nel corso della 19a tappa mise la sua ruota davanti a tutti sul traguardo dell'Aprica.

Luis León Sánchez sul Mortirolo: un successo voluto e meritato

A varcare per primo il traguardo della "salita Scarponi" è stato lo scalatore murciano Luis León Sánchez, in forza proprio all'Astana di Michele Scarponi. Era negli obiettivi della squadra kazaka il portare un proprio corridore per primo in cima al Mortirolo in onore di Scarponi e questo si è verificato, non senza una grande dose di commozione e partecipazione da parte di tutti i presenti, dai corridori, al pubblico, ai cronisti.

Non vi è stata volata: la maglia azzurra di leader degli scalatori, detenuta dal basco Omar Fraile (Team Dimension Data) ha di fatto scortato il connazionale sul traguardo (senza giocarsela in volata e senza farsi ingolosire dai numerosi punti in palio per la classifica degli scalatori) appoggiando dopo il traguardo una mano sulla spalla di un commosso Sánchez.

Nel nome di Michele

Ma non si è trattato di un regalo: il gesto di cavalleria di Fraile e degli altri fuggitivi (tra cui Mikel Landa, nuovo leader degli scalatori dopo la tappa odierna) è giunto al termine di un'ascesa durante la quale la maglia azzurra di Luis León Sánchez non ha mai lasciato la testa del drappello dei fuggitivi, facendo generosamente l'andatura e onorando con impegno e fatica la memoria del compianto compagno di squadra, che della lotta sui pedali e dello spirito di sacrificio aveva fatto i suoi marchi di fabbrica.

Sicuramente assieme a quel sorriso la cui mancanza si avverte in gruppo e sulle strade: infatti non manca, ad ogni angolo di strada, un ricordo da parte dei tanti appassionati che accorrono sulle strade del Giro: Scarponi vive, Scarponi corre con noi, Scarponi c'è, Scarponi e Marco presenti... sono solo alcuni dei messaggi scritti sull'asfalto, sui cartelli e addirittura sulla neve.

Nel giorno in cui il suo amico #Nibali riapre il Giro e il suo compagno Luis León Sánchez varca commosso il Gran Premio della Montagna del Mortirolo, sicuramente Michele Scarponi avrà sorriso. Quanto avremmo voluto verderlo!