Sogno Triplete svanito per la Juventus, che nell'attesissima finale del Millenium stadium di Cardiff, subisce un sonoro 4 a 1 dal Real Madrid, Merengues che conquistano la terza Champions League in 4 anni, nonchè la seconda di fila, evento mai accaduto da quando è stato inaugurato il nuovo formato (1992). Partita molto equlibrata nel primo tempo, dove al gol di Cristiano Ronaldo, risponde Mandzukic con una grandissima rovesciata, poi secondo tempo Real dilagante, grazie alle reti di Casemiro, Ronaldo e Asenjo.

La serata del Millenium stadium si apre a suon di musica e balli con il gruppo statunitense dei Black Eyed Peas, che inizia a caricare i 75.000 dell'arena prima della discesa in campo delle due compagini.

Finita la grande attesa, con la meravigliosa e tradizionale canzoncina della Champions League, scendono le due squadre in campo, con la Juventus che conferma gli undici che l'hanno portata fin qui, ovvero Buffon tra i pali, Barzagli, Bonucci, Chiellini e Alex Sandro in difesa, Pjanic e Khedira in mezzo. Mentre in attacco spazio a Dani Alves, Dybala e Mandzukic dietro Higuain. Zidane schiera il suo Madrid, con Navas in porta, Carvajal, Ramos, Varane e Marcelo in difesa, Kross, Casemiro, Modric in centrocampo. Mentre in attacco, Isco dietro Ronaldo e Benzema.

Mario risponde a Cr7

La Vecchia Signora parte subito con l'accelleratore premuto, intenta sin dalle prime battute a imporre il proprio gioco e a dettare le leggi del match.

Infatti non bisogna aspettare tanto per vedere la prima occasione della partita, con Pjanic che al 7' minuto riscalda i guanti di Keylor Navas, che si distende e respinge il pallone lateralmente. I ritmi del match si alzano con il passare dei minuti e al 20'esimo Cristiano Ronaldo trasforma in oro la prima palla toccata, riuscendo a infilare Buffon, grazie ad un cross basso di Carvajal, Cr7 diventa il secondo giocatore a segnare in 3 finali diverse di Coppa Campioni/UCL dopo Alfredo Di Stefano.

Ma la Juventus c'è e non demorde, ed ecco passare solo 7 minuti che il match ritorna in parità, grazie alla meravigliosa volèè di Mario Manduzkic, che sfrutta prima un cross di Alex Sandro e poi un leggero passaggio di Higuain, infilando Navas sotto la traversa. Da qui alla fine del primo tempo, la partita si incattivisce un po', tanto che Brych tira fuori il cartellino giallo sia Ramos che a Carvajal.

Dominio Madrid

Il secondo tempo si apre senza cambi e con gli stessi undici del primo tempo, ma quello che risulta essere cambiato è il cannovaccio della partita, che si orientà a favore degli spagnoli, Infatti la squadra di Zidane parte a mille, sorprendendo i bianconeri, che non riescono ad alzare il baricentro, vedendosi surclassati dalla furia Merengues. Partita che inizia anche ad incattivirsi, tanto che Brych si vede costretto ad interrompere il gioco diverse volte, prima su Khedira, steso da Kroos e poi su Dani Alves e Bonucci. Ma al minuto 61' il Real sfrutta il grande momento a favore, siglando il gol del 2 a 1, grazie al grandissimo tiro dalla distanza di Casemiro, che sorprende Buffon anche a causa di una deviazione di Khedira.

Ma a differenza del primo tempo, la reazione bianconera non è presente, anzi la squadra subisce il contraccolpo, tanto che tre minuti dopo, prende ancora gol da Cristiano Ronaldo, che penetra in area e sfrutta un cross di Modric dall'aut di destra. La Juve non riesce a reagire e i soli giocatori ad essere chiamati in appello sono soltanto per una sanzione arbitrale, ovvero Pjanic, Alex Sandro e Cuadrado, quest'ultimo, peraltro, subentrato a Barzagli, prende un'espulsione per doppia ammonizione. La vittoria madrilena diventa realtà al 90'esimo, quando Asenjo, subentrato a Isco, chiude il match con il definitivo 4 a 1.