Dopo aver ceduto il Leeds, in Premier League, Massimo Cellino vuole tornare in Italia e ha messo nel mirino il Genoa di Enrico Preziosi. Ad un passo dall'acquisto del Brescia nelle scorse settimane, l'imprenditore sardo ha concentrato le proprie attenzioni sul club più antico di Italia.

Cessione Genoa, inizia il braccio di ferro

Il numero uno del Genoa è stanco, lo ha ribadito a più riprese nel corso dell'ultima stagione e ha individuato in Cellino un profilo serio col quale dialogare. I contatti tra le parti si sono trasformati in una trattativa avviatissima, con l'ex Leeds che sta studiando i conti della società rossoblu assieme al suo team di esperti.

Dalla giornata di ieri era attesa un'accelerata importante per la cessione del Genoa, ma la fumata bianca non è arrivata. Massimo Cellino si è detto disponibile ad accollarsi i debiti del grifone, senza ulteriori costi di acquisto, ma Preziosi vuole monetizzare il più possibile. "Se la proposta è questa il Genoa non lo cedo" avrebbe detto il patron dei liguri secondo Repubblica. Non si può parlare di frenata, la trattativa è aperta più che mai. E' il gioco delle parti, ma dagli ambienti vicini ai due imprenditori assicurano che c'è la volontà di proseguire e di trovare un accordo.

Nuovo incontro lunedì

Durante la prossima settimana ci saranno altri incontri, uno molto probabilmente già lunedì.

Non c'è fretta, Preziosi però non vuole che l'affare diventi un tormentone. Il limite massimo è fissato entro il mese di giugno, anche perchè c'è un calciomercato da impostare. Nel frattempo si continuano ad accostare al Genoa altri profili non identificati per l'acquisto della società. La realtà è che mentre scriviamo l'unica pista seria e concreta è quella che porta a Massimo Cellino.

Di certo Preziosi non fa i salti di gioia, avendo accarezzato l'idea di soluzioni più suggestive. Tuttavia anche il patron irpino deve fare i conti con la realtà dei fatti e ora deve capire se ci sono i margini per trovare un accordo con l'imprenditore sardo.

Se la cessione del Genoa dovesse avvenire in tempi brevi, l'attuale presidente resterebbe temporaneamente in società in minoranza.

Cellino vuole carta bianca, poi in un secondo momento acquisterà il 100% delle quote. Resta tutto apertissimo, dunque. Il piano B prevede l'ingaggio di un manager conoscitore di calcio a cui affidare la gestione societaria per il prossimo anno.