L'Inter si guarda indietro e trova sette anni che hanno riservato prettamente delusioni ai sostenitori nerazzurri. Un periodo lungo che può essere considerato per sempre come una ferita aperta oppure una fase che può essere tratta come un insegnamento per il futuro. È alla seconda idea che il nuovo corso nerazzurro vuole aggrapparsi e vedere la Juventus, rivale storica, trionfare per sei stagioni consecutive può diventare un'occasione per capire come si fa ad emularla.
L'insegnamento della Juventus
I bianconeri di Massimiliano Allegri non sono la squadra che gioca meglio, non hanno l'attacco che segna di più e sono una squadra che, seppur molto dotata tecnicamente, non regala spettacolo.
La forza del club piemontese risiede in una difesa che da ormai sei stagioni risulta ermetica come nessun altra. Tutti parlano della capacità del Napoli di ammaliare quanti lo vedono giocare, ma tra dieci anni tutti si ricorderanno della Juventus dei record e tutto risiede in unico grande segreto: la difesa.
In attesa di capire quanto la cessione di Bonucci sposterà gli equilibri nel sodalizio bianconero, l'Inter prova allo stesso modo a costruire una squadra che sappia erigere una vera e propria linea Maginot dinnanzi ad una sicurezza come Handanovic. Spalletti sa bene che servono uomini che sappiano interpretare al meglio i suoi dettami tecnici, che abbiano la capacità di difendere sugli avversari, di mordere le caviglie di chiunque passi dalle loro parti e che allo stesso tempo siano in grado di essere i primi registi della squadra.
Tra i tasselli mancanti all'attuale Inter, oltre ai due terzini, c'è sicuramente un difensore centrale da affiancare all'ultimo arrivato Skriniar o, all'occorrenza, a Miranda, unico centrale destinato ad essere confermato.
Calciomercato Inter: il profilo giusto per la difesa
Non sarà facile scegliere il calciatore su cui sferrare l'attacco per portarlo a Milano.
Chi ha buoni difensori se li tiene e fare follie, soprattutto per chi non è un attaccante, è una delle cose meno consigliabili nel calcio. I nerazzurri però sono alla finestra e presto potrebbe aprirsi uno spiraglio per un calciatore affidabile come Stefan De Vrji. La Lazio ed il diretto interessato sono lontani dal rinnovare un contratto che scade nel 2018 e per molti versi si sta per profilare un'altra situazione simile a quella di Keita, altro elemento sul quale i nerazzurri sono vigili. L'operazione che si andrà a concludere potrebbe essere doppia e vantaggiosa per la Lazio stessa, che eviterebbe di perderli a parametro zero.