Il calcio moderno lascia poco spazio alla sperimentazione. Squadre allenate da tecnici sprovveduti a livello tattico non ne esistono più e, molto spesso, soprattutto in Italia, si assiste a gare dove formazioni meno quotate riescono ad arginare le grandi, grazie alla loro capacità di schierarsi in campo con accorgimenti tattici che puntano ad anestetizzare le "bocche di fuoco" degli avversari, o a mettere la "museruola" ai calciatori che sono in grado di creare superiorità numerica, fornire assist vincenti ai compagni, o inventarsi gol che risolvono la partita.

Calciomercato Milan: gli arrivi opportuni

Il mese di giugno ha avuto due grandi protagonisti sulla scena del Calciomercato italiano: Fassone e Mirabelli. In particolare, l'ex capo degli osservatori dell'Inter è riuscito a chiudere dei colpi con una semplicità che, a tratti, è sembrata disarmante per essere un dirigente alle prime esperienze ad un certo livello, pur essendo sempre stato un ottimo talent scout. Tra i calciatori presi però, c'è un tratto distintivo che in molti hanno sottovalutato rispetto al giudizio sulla qualità generale.

Ricardo Rodriguez, ad esempio, oltre che per l'undici titolare rappresenta un'ottima risorsa sotto il profilo delle soluzioni dagli undici metri. Il Milan, nell'ultima stagione, ha beneficiato di dodici rigori e ne ha sbagliati ben sette, una percentuale realizzativa troppo bassa per un club che vuole tornare grande.

Il calciatore proveniente dalla Bundesliga ha un piede educato ed avvezzo a calciare palloni pesanti: potrebbe toccare a lui invertire un trend che ha creato qualche difficoltà alla formazione rossonera.

Mercato Milan: che colpo!

Si potrebbe parlare di ciliegina sulla torta, ma la verità è che i tifosi possono gongolare, perché la torta sarà farcita ulteriormente.

Calhanoglu è un colpo che pochi club avrebbero potuto permettersi. L'ufficialità sembra ormai solo un dettaglio, ma si tratta davvero di un calciatore che può spostare gli equilibri, e non solo per le sue qualità tecniche che si coniugano ad un'ampia esperienza, nonostante si tratti di un ragazzo di appena ventitré anni. Tra i vari motivi che rendono quello rossonero un ottimo acquisto, ce n'è un altro che non va affatto sottovalutato: il centrocampista turco è in grado di risolvere le partite con i calci piazzati, grazie alle sue doti balistiche, o con tiri dalla distanza. Si tratta di un'arma in più che a Montella serviva e, per dare un parametro chiaro, basti ricordare che l'ormai ex Bayer Leverkusen negli ultimi tre anni ha segnato più punizioni di tutto il Milan.