C'è ancora tempo per l'avvio ufficiale della stagione, quando a fare la differenza in campo dovranno essere i calciatori; adesso tocca a Piero Ausilio e Walter Sabatini trasformarsi in "top player" del'Inter, per condurre un Calciomercato che possa davvero regalare a Luciano Spalletti una rosa che sia in grado di riportare la società nerazzurra ai livelli che competono al suo blasone ed alla sua storia. Non sarà facile, e lo si capisce dal fatto che si sta impiegando più tempo del previsto a portare volti nuovi dalle parti di Appiano Gentile, ma esistono ampi margini temporali per far sì che a Milano arrivino tanti calciatori importanti.
Inter: news sul mercato in entrata
Secondo quanto riporta il quotidiano cileno "El Mercurio", il Bayern Monaco avrebbe rifiutato un'offerta da cinquantasette milioni di euro del club nerazzurro per Arturo Vidal. La motivazione risiederebbe nella volontà del club tedesco di puntare forte sull'ex centrocampista della Juventus, al punto da offrirgli un nuovo contratto con prolungamento fino al 2021, quando il calciatore avrà ben 34 anni. Un'ulteriore conferma della disponibilità della società meneghina ad effettuare grossi investimenti arriverebbe dalla Francia, dove dovrebbe giungere una maxi offerta per Angel Di Maria: l'Inter, infatti, sarebbe pronta a versare al Paris Saint-Germain settanta milioni più Joao Mario per avere il top player argentino e Adrien Rabiot, calciatore che potrebbe affiancare Gagliardini nel 4-2-3-1.
Il club transalpino, qualora dovesse realmente arrivare una proposta di questo tipo, potrebbe prendersi un po' di tempo per decidere se cedere o meno alle lusinghe italiane, ma una risposta dovrebbe arrivare ben oltre la prossima settimana.
Parla l'ex allenatore
Intanto fa discutere l'intervista rilasciata da Frank De Boer sulle colonne del "Times".
Il tecnico olandese, protagonista di una parentesi sfortunata sulla panchina nerazzurra, ha avuto modo di parlare della sua esperienza italiana: "Se non hai fallito - ha detto il nuovo allenatore del Crystal Palace - non hai imparato nulla. Devi fallire per diventare il migliore, e per questo la ritengo un'esperienza importante per me.
Ne sono uscito come un allenatore cresciuto".
E poi c'è spazio anche per un pensiero su Suning: "Ho il massimo rispetto per loro, ma in Cina la loro cultura è fondata su ricompense e punizioni. Volevano, ad esempio, che i calciatori venissero portati in ritiro al centro sportivo per una settimana perché avevano perso una partita. Questo è stato fatto e si è persa anche la partita dopo".