Si è un po' perso il conto di quanto denaro abbia speso il Milan che con i colpi Bonucci e Biglia si è automaticamente preso la corona di re del mercato estivo 2017. Erano tantissime le perplessità legate alla nuova proprietà cinese, soprattutto per un closing andato per le lunghe e per un velo di mistero che aveva avvolto per diversi mesi gli acquirenti. La prospettiva che vedeva un'Inter destinata ad avere un futuro roseo grazie alle spalle larghissime di Suning ed un Milan che non si sapeva in che mani sarebbe finito è stata completamente rovesciata dal grandissimo sforzo fatto per rafforzare la rosa a disposizione di Montella che fa contraltare alle enormi difficoltà del club nerazzurro nel reperire rinforzi per Luciano Spalletti.

La strategia

La spesa stimata per questo calciomercato si aggira attorno ai centocinquanta milioni di euro e, ad oggi, viene quantificata senza mettere in conto quelle che potrebbero una serie di cessioni che potrebbero portare oltre sessanta milioni in cassa. Appare quasi una spesa folle, ma non lo è. Le formule d'acquisto hanno fatto si che il club si sia praticamente esposto anche per le prossime due stagioni: un triennio in cui è come i rossoneri avessero già speso cinquanta milioni di euro. Una "rata importante" ma abbondantemente compensabile da un club che sembra destinato a riacquisire una certa "vendibilità" del brand soprattutto in Oriente e che, presto, si augurano possa rimettere mano ai corposi introiti della Champions League.

Già, perchè non ritrovare un posto nell'Europa più prestigiosa sarebbe quasi una sciagura che potrebbe pesare sul bilancio delle prossime stagioni.

La situazione finanziaria

E' comunque sbagliato pensare ad un Milan che potrebbe ritrovarsi in difficoltà economiche, dato che allo stato attuale e grazie all'avvento della nuova proprietà il club rossonero è tra i club meno indebitati dalla Serie A.

I debiti con le banche sono stati azzerati dai cinesi. A ottobre per Fassone sarà il momento di parlare con l'Uefa per stabilire il così detto di Financial Fair Play, attraverso cui il massimo ente del calcio europeo valuta le prospettive economiche di ciascun club. Generalmente, alle nuove proprietà si assicura un po' di tolleranza e la possibilità di un piano che possa essere pluriennale. Obiettivo Champions dunque: magari dal campionato o perchè no: vincendo l'Europa League, come già accaduto al Manchester United nella scorsa stagione.