L'estate dell'Inter viaggia in tre direzioni che convergono tutte in uno stesso punto: lo sviluppo del progetto tecnico tattico del sodalizio nerazzurro. La prima è quella rappresentata dal campo, dove i nerazzurri di Luciano Spalletti hanno dimostrato di aver già assimilato una chiara idea di gioco, una consapevolezza nei propri mezzi che oggi consente di battere persino le grandi d'Europa seppur in amichevole e avvalorano la tesi che da ora in avanti si potrà solo migliorare, anche grazie a qualche regalo che potrebbe arrivare dal mercato. L'altro aspetto, infatti, riguarda proprio gli acquisti che potrebbe essere regalati al tecnico di Certaldo: l'attenzione di Walter Sabatini e Piero Ausilio resta sempre finalizzata a reperire in Europa ed oltre i tasselli che possano essere ritenuti funzionali e a trovare uno spiraglio che possa consentire di portare qualche top player ad Appiano Gentile.

La terza direzione in cui si viaggia, invece, è quella rappresentata dalla necessità di cedere i calciatori in esubero: un'impresa non semplice, dato che si tratta di calciatori di una certa importanza con ingaggi importanti, che da un lato pretendono una destinazione prestigiosa e dall'altra hanno difficoltà a trovare club in grado di soddisfare le stesse condizioni economiche che hanno all'Inter.

Operazioni in standby

L'Inter riuscendo a piazzare gli esuberi riuscirebbe a raggiungere tre obiettivi: evitare al tecnico di lavorare in maniera dispersiva con una rosa pletorica, risparmiare sull'ingaggio che pesa come zavorre sul bilancio e permetterebbe di incassare euro derivanti dalla cessione del cartellino.

Sono, ad esempio, dieci quelli offerti dal Besiktas per avere Medel, ma la proposta concreta non è ancora arrivata e quando questo dovrebbe avvenire non dovrebbero esserci troppi problemi nel chiudere. Murillo al Valencia, invece, è un'ipotesi bloccata dal fatto che prima l'Inter deve acquistare un altro difensore centrale che sia il titolare al fianco di Skriniar.

Operazione vicina

C'è invece una cessione che è ad un passo dall'essere definita ed è quella che porterà Biabiany allo Sparta Praga. Si tratta di un'idea che era già nata a giugno, quando Andrea Stramaccioni aveva richiesto il calciatore alla sua società. Non se ne fece nulla, ma alla luce di quanto sta avvenendo è stato solo un rinvio per il "nero su bianco". Il francese andrà in Repubblica Ceca in prestito con obbligo di riscatto, per lui contratto triennale.