La seconda decade di agosto volge al termine e a grandi passi ci si avvicina verso l'inizio del campionato, ma anche verso l'ultima fase del calciomercato. Quella in cui i ritmi si fanno serrati ed inizia ad esserci una certa ansia di portare a termine le idee che ciascuna dirigenza si è messa in testa. L'Inter sa di dover fare ancora molto, ma proverà ad agire con la lucidità che l'ha contraddistinta fino ad ora nel solco di una strategia chiara tracciata.

I dati

L'obiettivo nerazzurro, si sa, è raggiungere al più presto un livello che possa essere considerato alla storia ed al blasone del club nerazzurro.

Si vuole tornare a vincere in Italia e a stare al vertice in Europa, un traguardo che va raggiunto non solo con gli investimenti ma anche con le risorse umane, puntando su calciatori che abbiano la capacità di avere un costante e graduale miglioramento dei propri standard. In pochi se ne saranno accorti, ma con l'esclusione di Borja Valero, sono arrivati soprattutto calciatori di movimento che stanno al di sotto dei venticinque anni. Ossia in quella fascia d'età in cui c'è ancora margine per crescere ed insediarsi nel Gotha de giocatori europei. Basta ad esempio dare un rapido sguardo alla difesa sta nascendo che le 23 primavere di Dalbert, le 22 di Skriniar, le 23 di Gagliardini, le 25 di Vecino, le 24 di Icardi raccontano di un "undici titolare" che può assicurare un futuro lungo e luminoso al sodalizio nerazzurro.

Uno sguardo al futuro, con una nube all'orizzonte

Il settore giovanile interista resta uno dei migliori a livello nazionale, grazie alla capacità di sfornare talenti come succede in poche altre società.

L'idea è quella di continuare ad investire per continuare a produrre campioni in casa, Pinamonti è già in rampa di lancio e presto potrebbero seguirlo altri calciatori del vivaio. Ma l'Inter è attiva anche nella ricerca di giovani talenti come dimostra l'operazione Bastoni con l'Atalanta in dirittura d'arrivo. A lungo i nerazzurri ad esempio hanno corteggiato i due gioielli adolescenti del Genoa Pellegri e Salcedo, provando ad ammorbidire le richieste genoane con delle contropartite che sembrava potessero interessare al club ligure.

Ad oggi, però, sembra registrarsi una brusca e definitiva frenata, determinata dal fatto che il cambio societario che presto potrebbe avvenire all'ombra della Lanterna potrebbe determinare un totale cambio delle carte in tavola.