È un inizio di campionato a due facce per l’Inter: se sul campo è andata molto bene, con le vittorie contro Fiorentina e Roma, non si può dire altrettanto del Calciomercato. Ormai è chiaro a tutti che, dopo il tour in Cina e l’incontro con la proprietà di Suning, qualcosa è cambiato nelle strategie dei nerazzurri. Improvvisamente è tornata di moda la rigorosa attenzione ai conti: così sono stati abbandonati tutti gli obiettivi troppo onerosi. Niente più top player, ma anche alcune trattative che sembravano in fase avanzata si sono arenate. Ad esempio quella per Patrik Schick, finito alla Roma dopo un’asta dalla quale la Beneamata, come ha affermato lo stesso Ausilio, sembra aver deciso di sfilarsi, o quella per il giovane talento Emre Mor, bloccata per le eccessive richieste di commissioni da parte dell’agente del giocatore.

Gli errori di mercato

I tifosi hanno visto di settimana in settimana sfumare molti dei nomi annunciati dai media: ultimo in ordine di tempo Keita Baldé, finito al Monaco per 30 milioni più cinque di bonus. Non solo: si è scelto di autorizzare alcune cessioni senza che fossero già stati presi i sostituti; così si è arrivati al pasticcio della difesa, in cui, a parte i due titolari, non ci sono centrali disponibili. Alla fine, se non dovessero arrivare rimpiazzi, non si lascerà partire Andrea Ranocchia (che pure aveva offerte dal Watford, Brighton e Burnley in Premier League, oltre che dallo Zenit San Pietroburgo) e si potrebbe arrivare, in caso di emergenza, a giocare con D’Ambrosio adattato in un ruolo non suo.

Si cerca un centrale in difesa

Anche Cristian Ansaldi, che sembrava vicinissimo ad un ritorno al Genoa, potrebbe rimanere, dopo la distorsione al ginocchio destro rimediata da João Cancelo in nazionale, infortunio che rischia di tenere fermo per due mesi il terzino portoghese. Nelle ultime ore le due trattative principali per un difensore hanno vissuto una fase di stallo: l’offerta da 30 milioni di euro (cinque per il prestito più 25 per il diritto di riscatto che potrebbe diventare obbligo se si superasse il 50% delle presenze) per Shkodran Mustafi non sembra convincere l’Arsenal.

Ancora più complicato arrivare ad Eliaquim Mangala, con il Manchester City sempre refrattario all’idea del prestito secco. Si cercano alternative come Domagoj Vida della Dinamo Kiev, Aleksander Dragovic, in uscita dal Bayer Leverkusen o Armando Izzo del Genoa.

La nuova offerta per Karamoh

Difficile un esito positivo anche per l’arrivo a Milano di Moussa Sissoko: la richiesta del Tottenham di cinque milioni per il prestito e altri 25 per l’obbligo di riscatto non è giudicata sostenibile dai nerazzurri, che a questo punto potrebbero tornare su Yann Karamoh del Caen, per cui l’offerta è stata alzata a sei milioni più bonus, avvicinandosi ulteriormente alle richieste della squadra francese.

Piero Ausilio, intercettato da un inviato di Sportitalia all’esterno di un ristorante, non ha confermato nulla a proposito di questa trattativa, dicendo che in attacco la squadra è già a posto, mentre ha negato le voci di un passaggio di Pinamonti al Parma.