Una ventina di giorni. È quanto manca al gong del calciomercato estivo che, in molti casi, ha rivoluzionato le rose della passata stagione. In altri, come ad esempio,l'Inter, si è limitato ad operazioni minime necessarie a migliorare una rosa che, secondo Spalletti, non era tutta da buttare come qualcuno voleva lasciare intendere, soprattutto tra i media. Le intenzioni del tecnico di Certaldo di non cambiare tutto erano state palesate già dalla conferenza stampa di presentazione e l'operato della dirigenza ha accontentato il volere dell'allenatore che, semmai ce ne fosse stato dubbio, è una parte attiva delle scelte di mercato.

La campagna acquisti operata fino al momento ha messo in rilievo una certosina opera di scouting alla ricerca di profili di cui, più che il nome, si è andata a valutare la funzionalità rispetto al progetto interista e l'abitudine a giocare nel campionato italiano. Con l'eccezione di Dalbert sono arrivati solo calciatori con una buona esperienza in Serie A, giusto per evitare errori come quelli relativi a Gabigol: un calciatore di talento, ma ancora poco "tarato" per confrontarsi con il disciplinatissimo calcio italico.

Sedotto e abbandonato?

Le idee tattiche di Spalletti hanno nel 4-2-3-1 il modulo principale. Una scelta che regala grande importanza e considerazioni agli interpreti delle corsie esterne, con particolare riferimento a quelli d'attacco.

Esistono pochi dubbi che, allo stato attuale, siano Candreva e Perisic, ma ad una squadra corre l'obbligo di avere alternative all'altezza. Ad un certo sembrava che il club meneghino avesse realmente le mani su Emre Mor, ma proprio nel momento in cui sembrava fosse tutto fatto si è registrata una frenata. Una battuta d'arresto forse dettata dalla consapevolezza che alla squadra potrebbe servire altro.

Cosa si cerca?

Le scelte dell'Inter, fino al momento, hanno evidenziato l'intenzione di puntare con grande forza sui giovani: Dalbert e Skriniar, ad esempio, sono profili d'esperienza ma anche caratterizzati da un'età in grado di assicurare una crescita negli anni. Tuttavia ci sono dei reparti in cui si è preferito privilegiare calciatori più navigati come Borja Valero e Vecino e non è da escludere che ad Emre Mor si possa preferire un calciatore che abbia maggiore esperienza.

Difficile capire chi possa essere, ma esiste e non è difficile che esca da quei nomi che girano come attaccanti esterni accostati all'Inter: Lucas del Psg o Jarmolenko della Dinamo Kiev, sarebbero due esempi calzanti.