Dopo aver allenato in Promozione in Sicilia, in Eccellenza in Lombardia e anche all'estero, precisamente in Svizzera, in Prima Lega Nazionale Classic, l'equivalente nella nostra Lega Pro, era ai nastri di partenza anche, quest'anno, in Eccellenza alla guida del Raffadali che, però, non avendo ultimato l'iscrizione definitiva al campionato ha lasciato lui e il suo staff senza squadra, in maniera alquanto inaspettata. Stiamo parlando di mister Angelo Bognanni, giovane e preparato allenatore nisseno, autore negli ultimi anni di vere imprese alla guida di compagini come Atletico Gela, Atletico Caltanissetta e Serradifalco calcio.

Situazioni dove era difficile cogliere l'obiettivo della salvezza che possono essere comparate come a dei campionati vinti con pieno merito. Con il mister buterese, pertanto, ci siamo intrattenuti per fargli una serie di domande:

Parentesi di Raffadali solo un incidente di percorso

Poteva essere il più giovane allenatore in carica, quest'anno, in entrambi i gironi di Eccellenza, poi cosa è accaduto? "Si, purtroppo è stato come un fulmine a ciel sereno, già eravamo in ritiro, lavoravamo da due settimane, avevamo fatto già la prima amichevole con l'Akragas che milita in Lega Pro, stavo costruendo un buon gruppo, una buona squadra e poi, purtroppo, è arrivata questa decisione improvvisa della società della non iscrizione della squadra che mi ha fatto rimanere senza impiego a me, al mio staff e ai miei giocatori."

Una delusione cocente?

"Si, stavamo costruendo qualcosa di buono con grande impegno, sacrificio e lavoro, si intravedeva un buon progetto tecnico, il gruppo era unito, pronto e disponibile al sacrificio perché io pretendo e chiedo tanto. Poi, è successo quello che sapete tutti. Accettando il Raffadali avevo rifiutato anche altre due sistemazioni in Eccellenza e perso una trattativa con una società di Serie D, però, non rimpiango nulla perché per me la parola data e una stretta di mano contano e non potevo sapere quello che sarebbe successo successivamente."

Mister Bognanni crede, ancora, nella meritocrazia

Come sta passando, questo inizio di campionato, senza una panchina?

"Sono sempre in costante aggiornamento, giro tanto i campi di eccellenza e serie D, sono stato a Palermo a studiare da vicino il Palermo di mister Tedino e il Catania a Torre del Grifo, non ci si può mai fermare per chi coniuga lavoro e passione in questa professione. Il campo e il lavoro giornaliero mi mancano. Sono prontissimo per ripartire."

Mister, progetti per il futuro?

"Aggiornarmi e sfruttare al massimo la prossima proposta lavorativa. Ho già ricevuto tre proposte da squadre di promozione che ringrazio, ho alcuni contatti con due società di Eccellenza di entrambi i gironi ma nella mia scelta la categoria in cui andrò ad allenare è fondamentale. Purtroppo, è un periodo delicato per il nostro calcio siciliano con molte difficoltà. Io "porto" solo la mia serietà, il mio impegno, le mie competenze e la mia professionalità, non ho altri tipi di "aiuti", chi mi conosce lo sa, per fortuna ci sono ancora società che cercano in un allenatore solo competenze tecniche, tattiche e umane e il lavoro sul campo e per questo sono fiducioso di trovare una buonissima sistemazione prossimamente con il mio staff."