La notte dell'Allianz Stadium, oltre alla quinta vittoria su altrettante partite della Juventus, ha sancito la nascita di una nuova stella, il centrocampista uruguayano classe 1997 Rodrigo Bentancur. Posizionato in un centrocampo a 2 insieme al neo acquisto francese Blaise Matuidi, l'ex stellina del boca juniors ha fatto vedere sprazzi di grandissimo livello, attinenti ad un giocatore universale, ossia una grandissima visione di gioco, facilitata dalla grande facoltà di usare entrambi i piedi, personalità da veterano e una qualità tecnica indiscutibile.

Per Rodrigo, la serata di Torino è stata la seconda titolarità da quando è arrivato alla Juventus, la prima era stata quella abbastanza amara al Camp Nou contro il Barcellona, nonchè la terza partita in assoluto nel nostro campionato (esordio a Genova da subentrato alla 2°giornata).

Gli inizi del "Lolo".

Rodrigo Bentancur per gli amici "Lolo" o "Pollo" per la sua vistosa altezza, 1,85 e molto magro, nasce a Nueva Helvecia, in Uruguay, a pochi chilometri dall'Oceano Atlantico. Ma all'età di nove anni, il suo "Daimon", gli suggerisce l'idea che gli farà cambiare totalmente la sua vita, ossia intraprendere la passione per il calcio. Difatti il piccolo Rodrigo scopre su un giornale che il club più importante della nazione, ossia il Penarol, è alla ricerca di aspiranti giocatori e chiesto a suo padre, parte insieme al fratello a tentar fortuna.

Ma il piccolo "lolo" non arriverà mai a Montevideo, perchè ad anticipare l'annuncio del club, sarà il grande Boca Juniors, che compra il ragazzo per due lire. Le qualità indiscusse del piccolo non si fanno attendere, tanto che facendo tutta la trafila delle giovanili argentine, approda alla Bombonera all'età di 17 anni, subentrando al minuto 69' della sfida di Coppa Libertadores tra Montevideo Wanderers e Boca Juniors, per poi debuttare in campionato tre giorni dopo contro il Nueva Chicago.

Dalla Bombonera alla A.

Tra "lolo" e la Bombonera è amore a prima vista, anzi a prima giocata, visto che Rodrigo si presenta facendo un tunnel alla Riquelme. "Lolo es un conductor de orquesta", ecco qual' era il commento dei commentatori e degli addetti argentini su Bentancur, capace, grazie al suo straordinario estro, di guadagnarsi in brevissimo tempo l'affetto del mondo Boca, che perdonò anche un suo disastroso errore nella sfida decisiva contro il San Lorenzo.

Infatti un'eccessiva sufficienza provocò il gol degli avversari e costò per poco il titolo al Boca. Ma si sa, se sei un predestinato, la chiamata giusta prima o poi arriverà, ed ecco che nell'estate del 2015 bussa alla porta del patron Angelici, la Juventus, pronta a portare in Italia il ragazzo. Entrato nell'affare che sancì il trasferimento dell'apache Carlos Tevez in Argentina, Rodrigo mette piede in Italia solo due stagioni dopo, appunto il 1 luglio di quest'anno, diventando l'undicesimo giocatore uruguayano a vestire i colori bianconeri.