Si temeva la mano pesante del Giudice Sportivo, e alla fine il risultato è stato più acuto del previsto. Tutto l'ambiente sportivo del Lecce aspettava due o tre giornate di squalifica per il forte attaccante esterno Matteo Di Piazza. Ed in effetti la sentenza è stata pesante.

Per aver commesso il fallo di reazione nei confronti del calciatore Marras del Trapani e subito il cartellino rosso da parte del giudice di gara Robilotta di Sala Consilina durante la partita casalinga al Via del Mare di sabato scorso, Di Piazza è stato squalificato per quattro giornate.

Un cartellino rosso incomprensibile per un calciatore esperto della categoria come lui, cascato nel tranello della provocazione, reagendo malamente con un pungo dritto sul faccione di Marras, reo - bisogna dirlo - di aver scalciato l’ex bomber del Foggia mentre era a terra, proprio lì, tra le gambe.

Ora l'attaccante dovrà saltare di certo l'attesissima trasferta di Catania, la gara casalinga contro i calabresi del Rende (terribile matricola che ha al suo attivo già 6 punti battendo la Reggina nella prima gara casalinga e fuori casa allo stadio Esseneto in quel di Agrigento dopo una burrascosa partita). Salterà anche l'altra difficile match fuori casa contro gli altri giallorossi del Catanzaro.

Forse riuscirà a far parte del forte tridente del Lecce per l'altra partita casalinga, il derby pugliese in programma l'1 ottobre contro i neroazzurri del Bisceglie (altra terribile matricola già a 6 punti dopo aver battuto Paganese e Virtus Francavilla).

Di Piazza almeno per il derby?

Forse ci sarà per Bisceglie dato che è molto probabile che il Lecce nelle prossime ore manifesti la volontà di chiedere una revisione della sentenza, presentando regolare ricorso dai legali del club di Via Costadura.

Ricorso che potrebbe avere un margine di successo al massimo in una giornata di riduzione, vista la prassi consolidata degli organi di giustizia sportiva e la "blindatura" del referto arbitrale, che vale fortemente e come prova unica nel giudizio del Giudice Sportivo, che in Serie C non può visionare nessuna prova televisiva.

Inoltre l'Unione Sportiva Lecce è stata comminata una multa di 2 mila euro per l'esposizione di uno "striscione non autorizzato con scritte contro le forze dell'ordine" e per l'accensione di alcuni fumogeni.

Un turno di interdizione anche per il presidente Saverio Sticchi Damiani per aver abbandonato l'area tecnica di sua competenza e aver protestato contro l'operato dell'arbitro subito dopo l'espulsione diretta dell'attaccante siciliano e successiva assegnazione di un calcio di rigore per un fallo di mano dubbio di Di Matteo.

Soltanto un richiamo ed una ammonizione, per il Team Manager Claudio Vino, allontanato dal direttore di gara allo stesso modo in precedenza rispetto a Sticchi Damiani.