Analizziamo le classifiche e le squadre dopo l'ottavo turno del campionato di Serie C in tutti e tre in giorni, tra tante panchine saltate, risultati importanti e record delle squadre.

Quante panchine saltate! Lecce miglior attacco

La sconfitta bruciante del Catanzaro a Rende, nel gruppo C, fa esonerare Alessandro Erra dalla panchina dei giallorossi. Al suo posto Davide Dionigi, chiamato a vincere la prossima partita, nel proprio stadio contro il Matera, sua ex ed ultima squadra che ha allenato nel 2015.

Salta anche la panchina della Viterbese (girone A) guidata da Valerio Bertotto, rimediata dopo la sconfitta in casa contro il Monza.

Nonostante il terzo posto in classifica, il presidente Piero Camilli non ha gradito le prestazioni offerte dalla squadra dell'ex Udinese. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport in pole per la panchina laziale ci sarebbe Federico Onofri: se non andasse in porto la trattativa alle sue spalle ci sarebbero Luca Prina e Giuseppe Galderisi.

Continua la favola della matricola Monopoli, la quale perdendo in trasferta contro il Catania e pareggiando al "Simone Veneziani" contro l'altra rivelazione del gruppo C, il Siracusa, occupa la terza posizione (e pensare che appena sette anni fa i 'verdi' partecipavano nel campionato di Terza Categoria) ad un punto proprio dietro il Catania ferma a 16 punti (la scorsa giornata ha rispettato un turno di riposo) e dietro al Lecce prima in classifica con 19 punti forte delle 5 vittorie consecutive rimediate in campionato.

Intanto ottime notizie vengono dallo spogliatoio del Catania, in quanto il forte portiere Matteo Pisseri - il meno battuto di tutta la Serie C - ha prolungato il contratto fino al 2020. Cattive notizie invece dallo spogliatoio dei salentini del Lecce, in quanto resterà fermo per un mese il difensore centrale Mirko Drudi per il problema muscolare al bicipite femorale della coscia sinistra.

Lavorano a parte Lepore e Costa Ferreira.

Nel gruppo A è arrivato, dopo sette giornate, anche il primo successo dell'Alessandria, che si rilancia in campionato e sale a quota 7 in classifica, ancora troppo poco dato che l'anno scorso era arrivata in finale contro il Parma, poi persa, per aggiudicarsi la Serie B. Ancora una partita complicata per i piemontesi che vincono di rigore sul Prato, ma dimostrano di avere grandissime difficoltà nello sviluppare il gioco e, soprattutto, nel trovare il gol.

Sono solo quattro, infatti, le reti stagionali per gli uomini di Stellini, contestati, nonostante i tre punti, dai tifosi casa, ancora insoddisfatti per il rendimento della squadra decisamente non all'altezza delle aspettative.

Horron Modena, ora rischia veramente la radiazione.

Un capitolo a parte, come spesso è successo in questa prima parte di campionato, lo meritano gli emiliani del Modena nel gruppo B, per i quali messo a referto la seconda sconfitta a tavolino, sfrattati dal Braglia due settimane fa, hanno visto restare chiusi, ancora una volta, i cancelli dello stadio comunale. 3-0 a tavolino, dunque, e due punti di penalizzazione e radiazione ormai ad un passo: se i canarini rimedieranno altre due sconfitte a tavolino, come da regolamento verranno esclusi dalla competizione.

Questa settimana i tifosi non hanno dato vita ad una contestazione pittoresca come quella di due settimane fa, quando hanno inscenato il funerale del club, ma si sono limitati ad esporre uno striscione contro il nuovo presidente del club, Taddeo, succeduto al dimissionario Caliendo il quale aveva subito un aggressione da parte di una grangia della tifoseria modenese la scorsa settimana