Dopo un'attesa durata quasi un mese dal fatto che ha scioccato il calcio elvetico, la Federcalcio Svizzera (Swiss Football League) ha pronunciato, nella giornata odierna, il proprio verdetto sul caso che vide coinvolto il Presidente del Sion Christian Constantin.
Il 21 settembre scorso infatti, al termine del match di campionato disputato contro il Lugano, il "numero 1" della squadra allenata dall'italiano Paolo Tramezzani, era stato avvicinato da Rolf Fringer, attualmente opinionista tv ed in passato già allenatore dello Stoccarda e della Nazionale svizzera.
Le critiche di quest'ultimo rivolte al gioco espresso dal Sion, non erano state gradite dallo stesso Constantin, il quale ha aggredito a schiaffi l'ex CT a bordo campo, gettandolo a terra.
La reazione violenta ed eccessiva di Constantin (il quale, oltre all'aggressione fisica, avrebbe anche insultato Fringen nei momenti immediatamente successivi al fatto) aveva sconcertato l'intero panorama del calcio svizzero, soprattutto per il fatto che l'episodio era scaturito dall'ira del presidente di una squadra che milita nella massima serie nazionale. Un comportamento totalmente inaccettabile, e che oggi paga le sue conseguenze con una maxi-stangata del giudice sportivo.
I dettagli della squalifica
Oltre ad una salatissima multa pari a 100.000 franchi svizzeri (circa 86.500 euro), Constantin dovrà inoltre scontare un Daspo di 14 mesi.
Per tutto questo periodo, il presidente del Sion non potrà avvicinarsi al terreno di gioco, alla zona tecnica ed agli spogliatoi, e dovrà stare lontano anche dagli stadi, dove non avrà nemmeno la possibilità di sedersi in tribuna.
Nessun sconto quindi dalla Commissione Disciplinare svizzera che, nelle motivazioni della sua sentenza, ha voluto sottolineare il fatto che "il comportamento antisportivo di Constantin configura un evidente violazione delle regole di condotta a cui ogni persona, che lavora in un club di calcio, dovrebbe attenersi.
A maggior ragione se si tratta di un presidente".
C'è anche un precedente
Tra le motivazioni che hanno spinto il giudice sportivo ad infliggere una sanzione così pesante, c'è da tenere conto anche il comportamento recidivo dello stesso Constantin. Nove anni fa, nel 2008, il presidente del Sion aveva rimediato una condanna a quattro mesi di inibizione per un caso molto simile a quello verificatosi a settembre ai danni di Fringer.