Se avessimo detto, anni fa, che un giocatore avrebbe potuto ricevere un cartellino rosso diretto grazie all'ausilio della moviola in campo, forse nessuno avrebbe creduto ad una notizia simile. Oggi però il VAR (acronimo di Video Assistant Referee) è una realtà ormai consolidata nel calcio italiano, che per la prima volta nella sua storia ha accolto la moviola in campo in supporto al direttore di gara.

Nonostante le numerose critiche legate alle perdite di tempo di gioco per poter visualizzare l'episodio sullo schermo, il VAR ha già contribuito a risolvere questioni dubbie e spinose, togliendo agli arbitri la responsabilità degli errori umani e risparmiando loro pesanti polemiche sul proprio operato.

In particolare, questo strumento di video-assistenza viene richiesto solo dall'arbitro nel caso in cui quest'ultimo volesse rivedere l'azione in campo, per poi stabilire se mantenere o modificare la decisione presa in precedenza sul rettangolo di gioco. Il VAR può essere applicato solo in base a quattro tipologie di eventi, ovvero per valutare:

- la convalida o meno di un gol

- l'assegnazione o l'annullamento di un calcio di rigore

- evitare gli scambi d'identità

- applicare un provvedimento di espulsione diretta

Il caso di Bonucci

Nessun arbitro prima della 9° giornata di campionato italiano (quella dell'ultimo weekend) aveva mai richiesto l'ausilio del VAR per poter espellere un giocatore. Ieri pomeriggio questa condizione si è applicata per la prima volta ai danni di Leonardo Bonucci, capitano e difensore del Milan reo di aver colpito volontariamente con un gomitata al volto l'avversario del Genoa Aleandro Rosi.

Il difensore della Nazionale, ed ex Juventus, passerà dunque alla storia per esser stato il primo giocatore sanzionato con un rosso diretto grazie alla moviola in campo. La decisione, che ha scatenato una raffica di polemiche tra i rossoneri, non è stata presa bene dall'allenatore Vincenzo Montella, il quale vede la sua panchina sempre più in discussione.

A breve è attesa la decisione del giudice sportivo, che prenderà provvedimenti disciplinari contro Bonucci. Il capitano milanista, nel mirino della critica dei propri tifosi, rischia più di una giornata di squalifica. Salterà sicuramente il prossimo incontro infrasettimanale contro il Chievo, in programma mercoledì sera. La squalifica potrebbe ammontare a due o addirittura tre giornate e, se dovesse verificarsi anche solo il primo dei due casi ipotizzati, a quel punto Bonucci salterebbe anche la sfida proprio contro la sua ex squadra: la Juventus.