Tre scudetti, tre coppe Italia consecutive (mai vinte da nessuno prima), una supercoppa italiana. Questi i trofei vinti da Allegri nelle sue prime tre stagioni alla guida della Juventus. Arrivato all'improvviso in un giorno di ritiro dell'estate 2014, al posto del dimissionario Conte, ha saputo col tempo conquistarsi la fiducia dei suoi nuovi tifosi, non molto contenti di vedere il loro ex capitano e condottiero sostituito da un ex allenatore del Milan, rivale del primo dei sei scudetti consecutivi bianconeri. Dopo tre stagioni di trionfi e qualche delusione (le due finali di Champions), però, sembra giunto il momento della separazione.

Secondo alcune fonti, infatti, a fine anno la società bianconera potrebbe decidere di cambiare mister.

Il fratello d'arte

Uno dei nomi che sta circolando con insistenza da qualche mese è quello dell'allenatore della Lazio, Simone Inzaghi. Fratello minore dell'ex calciatore della Juventus Filippo, ora allenatore del Venezia in serie B, Simone ha sorpreso in positivo tutti. Promosso in prima squadra dal presidente Lotito sul finire della stagione 2015/16 al posto dell'esonerato Pioli, Inzaghi sembrava destinato alla panchina della Salernitana lo scorso anno. Poi è cambiato tutto. Sì, perchè quello che doveva essere il nuovo allenatore biancoceleste, Marcelo Bielsa, si è tirato improvvisamente indietro, preferendo andare a Marsiglia.

La Lazio si è trovata così, all'improvviso, senza guida. La scelta, anche un po' frettolosa a dire il vero, è ricaduta quindi su "Inzaghino", che poi ha sorpreso tutti, portando una squadra con qualche carenza alla qualificazione diretta in Europa League. Da segnalare la vittoria 3-1 nel derby, che ha riportato la Lazio a vincerne uno in campionato dopo quattro anni, e la finale di Coppa Italia, persa, appunto, contro la Juventus di Allegri.

Un ottimo inizio di stagione

Juventus ritrovata poi nella finale di supercoppa italiana di quest'anno. La Lazio vince con merito, 3-2, dopo aver rischiato anche una clamorosa beffa. Lazio capace di sottomettere i bianconeri per più di un'ora, arrivando anche a condurre 2-0 a metà secondo tempo. Delusione palpabile per i dirigenti bianconeri, che, però si sono innamorati sempre più dell'allenatore della società capitolina.

Dal canto suo, Inzaghi non ha mai negato che un giorno, in futuro, gli piacerebbe approdare sulla panchina dell'Allianz Stadium. Un altro punto a suo favore, oltre alla giovane età e alla grinta che mette quando dirige la squadra (ricordando un po' Antonio Conte), è la sua amicizia con il dg bianconero Fabio Paratici, che ha convinto anche Beppe Marotta che quello sia l'uomo giusto per il dopo Allegri. Al momento Inzaghi pensa solo alla partita di sabato, dove vuole provare a replicare il successo di inizio agosto. Con un futuro a tinte bianconere.