Sulla tortuosa strada per il mondiale di Russia 2018 l'Italia potrebbe incontrare la Grecia. I cugini 'mediterranei' hanno strappato il pass per i play off con la sonora vittoria contro Gibilterra (4-0). Il poker ai modesti rivaliè stato firmato da Mitroglu, doppietta, di Torosidis e Gianniotas. Gli ellenici hanno vissuto quattro anni difficili dopo la sconfitta ai calci di rigore con il Costarica al mondiale brasiliano. La federazione aveva deciso di affidare la panchina a Claudio Ranieri dopo il quadriennio targato Fernando Santos. L'avventura dell'allenatore romano si è conclusa in anticipo dopo una serie di passi falsi e la clamorosa sconfitta casalinga con le Isole Far Oer.

La panchina è stata affidata al ct Sergio Markariàn che non è riuscito nell'impresa di centrare la qualificazione ad Euro 2016. Il disastro continentale ha dato vita ad una nuova rivoluzione tecnica. Il compito di rilanciare le quotazioni elleniche è toccato al tedesco Michael Skibbe. La Grecia è stata inserita nel gruppo H con Belgio, Bosnia, Gibilterra, Cipro e Estonia.

Gli 'italiani' Manolas e Torosodis punti di forza

Il nuovo corso ha portato subito con le vittorie su Gibilterra e Cipro. Il pareggio esterno contro i diavoli rossi di Mertens ha confermato la bontà del lavoro svolto dal nuovo selezionatore. Dopo il pari in Bosnia la nazionale bianca azzurra ha avuto una leggera flessione culminata con il pareggio interno con l'Estonia e la successiva sconfitta con il Belgio ad Atene (1-2).

La svolta ellenica è maturata a Cipro con tre punti che hanno in pratica consegnato secondo posto e play off ai ragazzi di Skibbe con 19 punti in dieci partite. Il giallorosso Kostas Manolas è sicuramente uno dei pilastri della nazionale greca. Il difensore guida una retroguardia arcigna che concede poco agli avversari. La ritrovata verve di Vasilis Torosidis è stata fondamentale lungo il percorso di qualificazione.

Il 4-2-3-1 e il rilancio di Mitroglu

Orestīs Karnezīs è una certezza tra i pali con l'ex veronese Panagiotis Tachtsidis che sembra aver acquisito la maturità necessaria per guidare al mondiale la Grecia. Skibbe ha avuto il merito di credere rilanciare il pistolero Kostas Mitroglou che è venuto fuori nel momento più delicato del percorso ellenico.

Il modulo preferito dal ct tedesco è il 4-2-3-1 ma in alcune occasioni non ha disdegnato di affidarsi al più classico 4-4-2. Nella sfida decisiva per le qualificazioni il selezionatore ha schierato Karnezis; Torosidis, Sokratis, Papadopoulos, Stafylidis; Tachtsidis, Zeca; Lazaros, Fortounis, Mantalos; Mitroglou. A fine partita il commissario tecnico ha riferito di non temere nessuno e di essere sicuro di andare ai mondiali. Diverso il parere di Tachtsidis che ha ammesso di temere lo scontro con la nazionale italiana di calcio. 'Vorrei evitare anche la Croazia'.