Il vertice a Nyon è giunto alla sua conclusione: la Uefa ha deciso di accettare il colloquio con Fassone e altri dirigenti . Nella giornata di ieri il Milan ha presentato un dossier di 150 pagine per provare a raggiungere un 'voluntary agreement' che permetterebbe ai rossoneri di rientrare gradualmente dalla situazione negativa che da tempo vede il bilancio del club milanese in rosso, senza rischiare di ottenere sanzioni di Fair Play Finanziario.

L'incontro con la Uefa

L'incontro è durato circa 3 ore, nelle quali l'ad rossonero ha illustrato quali sono i progetti futuri del club, come è attualmente composto l'asset societario e la catena di comando, ed ovviamente, qual'è il progetto che i rossoneri vogliono intraprendere per riuscire ad ottenere il bilancio in positivo da qui fino al 2021.

Sono addirittura 8 le variabili nel business plan presentato da Fassone: con la Champions, senza la qualificazione in Europa e tutti i possibili scenari in cui la società rossonera si potrà trovare nel corso del prossimo quadriennio. Il Milan aveva già provato a raggiungere un accordo con l'organo europeo lo scorso giugno, prima della campagna acquisti, ma l'esito è stato il rifiuto a trattare Probabilmente, i dati forniti dai rossoneri e la poca chiarezza di una società che ai tempi aveva pochi mesi di vita non avevano convito a pieno la Uefa. Ad oggi nessun club è riuscito ad ottenere un voluntary agreement con il Financial body; quello del Milan sarebbe infatti il primo caso nella storia di un squadra di calcio che prova ad intraprendere una discussione con la Uefa per provare a salvaguardare il club dalle sanzioni di Fair Play Finanziario a cui altrimenti andrebbe incontro in assenza di un accordo.

I tre scenari possibili

La decisione dell'organo di valutazione della Uefa dovrebbe arrivare a giorni o, in ogni caso, prima della fine di questo 2017 e sono 3 le ipotesi sul possibile epilogo della vicenda: L'accettazione nel suo totale delle richieste dei rossoneri, che in questo caso sarebbero la prima squadra a chiedere ed ottenere un 'voluntary agreement'; l'accettazione delle richieste di Fassone con però l'inserimento di alcuni obiettivi nel corso del quadriennio che, qualora non fossero soddisfatti comporterebbero gravi sanzioni dalla Uefa; o, nella terza ipotesi, come successo in passato a Inter e Roma, si potrebbe avviare il percorso per il Settlement Agreement che comporterebbe alcune sanzioni come l'abbassamento del tetto massimo di ingaggi o la limitazione dell'importo spendibile nelle prossime campagne acquisti.

Dalla società rossonera filtra ottimismo e ha scongiurato la possibilità di un possibile blocco del mercato.

La Uefa, dal canto suo non gradirebbe che un club storico come il Milan possa finire nelle mani di un fondo d'investimento, cosa che potrebbe succedere in caso di gravi sanzioni, e sta cercando di trovare il giusto accordo con i rossoneri che altrimenti rischierebbero di finire sotto la proprietà del fondo Elliott.