Carlo Tavecchio, presidente della Federcalcio, si è dimesso. Ad una settimana dal disastro della mancata qualificazione ai Mondiali di Calcio di Russia 2018, l'ex numero uno del calcio italiano ha ceduto alle pressioni che da più parti lo invitavano alle dimissioni. L'annuncio è stato dato al consiglio federale dopo il quale Tavecchio si è presentato in conferenza stampa attaccando a 360° e togliendosi tutti i sassolini dalla scarpa. Dopo Giampiero Ventura, cade un altro protagonista della così detta 'apocalisse' e 'catastrofe' dell'esclusione dai mondiali.

Il presidente del Coni, Malagò, ha dichiarato che la Federcalcio sarà commissariata e il reggente fino alle prossime elezioni sarà proprio Tavecchio. Entro 90 giorni ci saranno nuove elezioni.

L'attacco di Tavecchio

L'ormai ex presidente della FIGC si è presentato in conferenza stampa attaccando: "Ho rassegnato le dimissioni e come atto politico ho chiesto quelle del consiglio federale, ma nessuno le ha rassegnate, sono rimaste le mie. Siamo arrivati ad una speculazione senza limiti". Tavecchio ha lanciato accuse pesanti al sistema sportivo dicendo che sono state prese decisioni gravi senza gli organismi più importanti come la Serie A e la Serie B visto che le elezioni saranno a breve. Nella conferenza stampa ha continuato difendendo il suo operato: "Si parla degli otto giorni della tragedia del calcio italiano.

Ho accettato il commissariamento per il bene del calcio italiano. Tavecchio non faceva il commissario per beni personali. La FIGC vive e mantiene il sistema calcio: abbiamo dato 30 milioni di euro al CONI, di questi fondi nessun euro è entrato per gli interessi della federazione". L'ex numero uno ha poi spiegato che le sue dimissioni sono di natura politica e non sportiva.

L'organismo che ha retto per 18 anni, la lega dilettanti, gli ha voltato le spalle ecco il perché delle dimissioni.

La scelta di Ventura

Accusa pesante anche quella rivolta al presidente del Coni che per primo ha sbandierato le dimissioni di Tavecchio. Nella giornata di ieri il numero uno del Coni aveva dichiarato, in riferimento al commissario tecnico della Nazionale, che l'ex presidente della FIGC si affidò a Lippi nella scelta del CT.

Tavecchio ha chiarito questo passaggio: "Io non porto in pubblico le cene private. Ora sapete che Ventura non è stato scelto da Tavecchio ma da Lippi". In conclusione, le sue uniche colpe - ha dichiarato - sono di non aver cambiato CT nell'intervallo di Italia-Svezia.