Gennaro Gattuso è il nuovo allenatore del Milan. Montella viene esonerato dalla dirigenza dopo aver guidato la squadra in 52 gare ufficiali: con lui in panchina 32 vittorie, 14 pareggi e 18 sconfitte.

Il peso delle aspettative

Montella ha avuto il difficile compito di allenare la squadra nell'instabile periodo del passaggio di proprietà e nonostante ciò ha raggiunto una qualificazione in Europa che mancava da 3 anni ai rossoneri, ma tutto questo non è bastato: il settimo posto in classifica è troppo poco dopo i 200 e rotti milioni di euro spesi in estate per rinforzare la squadra e il peso delle aspettative ha condannato il tecnico campano.

La dirigenza ha quindi scelto di puntare su Gattuso, già allenatore della primavera.

La frecciatina a Montella

Presentato in conferenza stampa, l’ex mediano del Milan ha subito messo le cose in chiaro: la sua è una grande responsabilità ma, secondo lui, questa squadra può migliorare e molto. La maglia del Milan pesa, dice, e ci vogliono regole e un forte senso di appartenenza, e quest’ultimo forse sotto la precedente guida è spesso venuto a mancare. Tra Montella e Gattuso c’è sempre stato un rapporto onesto, ma le idee di calcio dei due allenatori differiscono e non poco. Lo stesso Gattuso lo spiega ai giornalisti: “Non sta a me giudicare il suo lavoro, io ho una visione diversa di come giocare a calcio.

Va bene il palleggio e il possesso palla, ma poi bisogna essere decisivi negli ultimi metri e sorprendere la difesa degli avversari”.

Cambiamenti e conferme

Molto cambierà con l'arrivo del nuovo tecnico soprattutto nell'intensità degli allenamenti, che già nei primi giorni sono stati molto duri. Sono previste alcune novità di formazione: come detto in conferenza stampa la difesa sarà a 3 e si cercheranno nuove soluzioni offensive, quelle utilizzate fino ad ora da Montella non lo convincono a pieno.

Gattuso, inoltre, ha dichiarato che non ha pregiudizi sulla formazione: giocherà chi dimostra di meritarlo durante gli allenamenti settimanali, tutti i giocatori partono sullo stesso piano, sta a loro impegnarsi. Bonucci resta il capitano del Milan.

Gattuso è stato descritto dalla stampa come un traghettatore che ha il compito di salvare il salvabile da qui alla fine di questa stagione, ormai in parte compromessa, ma lui non ci sta ad essere definito così, ribattendo di aver fatto tutta la gavetta possibile. Le sue difficili esperienze in Grecia e al Pisa lo hanno aiutato a diventare un allenatore di esperienza che ha ormai più di 100 panchine alle spalle. Sarà poi il campo il giudice finale.