La Uefa deve ancora esprimere un suo giudizio ufficiale sui documenti presentati da Fassone nel tentativo di raggiungere un voluntary agreement, deve cioè capire, in base alle 150 pagine dell’ad rossonero, se il progetto finanziario del Milan sarà sostenibile e resterà poi tale nel triennio 2018-2021. Ma secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo Marca, l’organo di controllo finanziario nutre delle forti perplessità sulla reale tenuta finanziaria del club.
Uefa non convinta: Il Milan rischia
La dirigenza rossonera non ha mai nascosto che non qualificarsi per la Champions League anche in questa stagione 2017-18, dopo la faraonica campagna acquisti della scorsa estate, sarebbe un grande problema per il bilancio del Milan: Fassone aveva dichiarato che sarebbe un’alternativa evitabile, ma non una catastrofe totale e irreversibile.
Sempre secondo Marca, la Uefa, invece, non è per nulla convinta da questa eventualità, perché legare il futuro di un progetto finanziario, già in grave perdita, solamente ai successi sportivi della squadra nel breve termine è un po’ come giocare d’azzardo: senza Champions non sarebbe da escludere un esodo di giocatori, svenduti per coprire il profondo rosso in bilancio e salvare il club dal fallimento. Ipotesi, come quella di un passaggio sotto la proprietà del fondo Elliott o di altri, che la Uefa vorrebbe assolutamente evitare data la rilevanza storica e il seguito del Milan in Italia, In Europa e in tutto il mondo.
L'all-in di Yonghong Li
Non aiutano certamente la causa rossonera le ombre gettate sul presidente Yonghong Li dal New York Times qualche giorno fa: l’inchiesta sull'impero minerario ha danneggiato ancor di più l’immagine e la credibilità della proprietà cinese del Milan, anche agli occhi della Uefa.
Le perplessità più grandi sono infatti sui futuri investimenti che dovranno aiutare il club a rialzarsi da qui ai prossimi 3 anni e dopo l’esperienza del closing, nella quale alla fine Mr. Li è dovuto ricorrere ad un prestito di 350 milioni per concludere l’accordo, date le difficoltà a far arrivare il denaro in Italia, l’organo europeo non può dare nulla per scontato e proverà a bloccare il rifinanziamento del debito con un ulteriore prestito, che appare ai loro occhi come una sorta di All-in della proprietà cinese.
Lo scenario più probabile sarà quello di vedere il Milan sanzionato per Fair Play Finanziario, ma per sapere come e quanto si dovrà attendere la primavera del 2018.
I rischi che corre il Milan
Le sanzioni che rischiano i rossoneri sono varie: multe, l’obbligo di dover abbassare il tetto ingaggi (e quindi di cedere qualche giocatore), una limitazione dei calciatori in rosa inseribili nella lista per le competizioni europee, come l’Inter lo scorso anno, o addirittura, solo nel caso più estremo, la totale esclusione da Europa League e Champions. Ma dalla dirigenza del Milan continua a filtrare moderato ottimismo riguardo alla conclusione della vicenda, dato che una risposto ufficiale, ancora, non è arrivata.