L'Inter ha un po' frenato la sua corsa. In molti si attendevano che la sfida contro il Torino potesse rappresentare la naturale prosecuzione del cammino quasi trionfale avuto fino al momento. Invece i granata si sono rivelati un osso durissimo, la fortuna non è stata dalla parte interista ed il tutto si è tradotto in un pareggio che ha un po' scontentato l'ambiente meneghino.
Non mancano, però, i motivi di spunto che si possono trarre dalla sfida giocata all'ora di pranzo. La prima riguarda i tifosi che, nonostante l'orario poco conveniente, si sono riversati in massa a San Siro raggiungendo la ragguardevole cifra di settantacinquemila presenze.
Un dato che era quasi diventato una rarità per il popolo nerazzurro che, comunque, anche negli anni passati era al vertice della speciale classifica dedicata alle squadre con il maggior seguito allo stadio.
Inter: la gestione di Spalletti
La partita dell'Inter, contro il Torino, va analizzata tenendo ben presente un dato che deve far riflettere. Per la quinta volta consecutiva la squadra è andata in campo con lo stesso undici. Si tratta di un dato che certifica il fatto che il tecnico di Certaldo sta puntando forte su uno zoccolo duro di calciatori. In molti stanno addirittura iniziando ad imparare i nomi dei titolari fissi, come avveniva con le squadre di qualche decennio fa.
In realtà, non è un fatto che desta particolare preoccupazione per i nerazzurri.
L'Inter non disputa le coppe europee e questo non rende necessario che venga effettuato il turnover. Giocare solo il campionato permette di puntare su un nucleo ben definito di elementi, in modo tale da dare un'identità definitiva all'undici che rappresenterà la base su cui fondare il futuro. Innegabile che nelle prossime sessioni di mercato sarà necessario potenziare la panchina, soprattutto se come ci si augura dovesse arrivare la qualificazione ad una coppa europea.
Ultime Inter: i bocciati
Spalletti, nella sua esperienza interista, sta riproponendo il 4-2-3-1 con la variante del 4-3-3. La cosa che risalta maggiormente è che, fino al momento, la squadra manchi di un centrocampista che possa occupare la trequarti con le caratteristiche che chiede il tecnico. Spesso viene utilizzato Borja Valero, ma occorre evidenziare come le somme tirate fino al momento conducano alla conclusione che Brozovic e Joao Mario abbiano subito una bocciatura in piena regola, uscendo fuori dai radar della formazione titolare e da quelli del tecnico di Certaldo.