È il 15 luglio 2014, la Juventus si trova in ritiro per preparare la stagione 2014/15 e l'allenatore, Antonio Conte, si è appena dimesso dopo 3 anni di successi in bianconero e dopo aver firmato un rinnovo contrattuale appena un paio di mesi prima. La situazione non è facile, la società si vede costretta a cambiare lo staff a ritiro già iniziato. Molti i nomi che circolano per il dopo-Conte, tra cui anche quelli di Mancini e dell'ex Fabio Capello. Il giorno successivo, la dirigenza annuncia l'accordo per il nuovo allenatore. Ma non si tratta di Mancini ne tanto meno di Capello.

Il prescelto è l'ex allenatore del Milan, e rivale della prima Juve "contiana", Massimiliano Allegri. Apriti cielo ! I tifosi sono infuriati. Ma come, sostituire uno come Conte con Allegri che pochi mesi prima è stato esonerato dal Milan ? Ma la società dimostra tutto il proprio supporto al nuovo tecnico. Fiducia che, come sappiamo, è stata ben riposta visti i risultati di Allegri nei suoi quasi 4 anni sotto la Mole.

" Il bel gioco ? Nel calcio conta vincere "

Tre scudetti, una supercoppa italiana, tre coppe italia e due finali di Champions, portano Allegri ad essere tra i tecnici più vincenti della storia bianconera, ancor più dello stesso Conte. Eppure c'è ancora chi, da quel luglio 2014, non ha smesso di criticarlo un attimo." I successi ?

Si, bravo, ma la Juve gioca troppo male". Questo il pensiero collettivo di una parte, per fortuna piccola, del tifo bianconero. Sembra quasi che per alcuni la frase simbolo della storia juventina "Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta" non conti nulla rispetto alle parole "bel gioco". Tra i più criticati, oltre al mister, c'è sicuramente quel Mario Mandzukic, bollato come "dannoso" nonostante abbia sempre dato il 100% alla causa della "Vecchia Signora".

Quella stessa parte dei tifosi che vorrebbe far fuori Allegri, il quale, però, non si lascia trasportare da queste accuse, ribadendo praticamente ogni domenica che a lui interessano i risultati in primis e non il bel gioco, così come, fortunatamente, la società non si fa distrarre dalle critiche lanciate al loro allenatore.

Il rinnovo firmato pochi mesi fa, con scadenza 2020, conferma che non solo alla Juventus sono contenti di ciò che ha compiuto Allegri in questi anni, ma sono molto fiduciosi che, con lui, il ciclo di successi possa continuare per molto tempo. E poi c'è sempre quella Champions da riportare a Torino. Il terzo tentativo sarà quello buono ?

Sirene estere

A mettere i bastoni tra le ruote ai bianconeri, però, secondo alcune fonti, ci sarebbero i principali club europei, Psg su tutti. I parigini non sono soddisfatti del lavoro di Emery, nonostante sia ancora in corsa per una vittoria europea e in campionato abbia dimostrato di non avere rivali, e pensano proprio ad Allegri per la prossima stagione. Altre voci lo vorrebbero, invece, al Bayern Monaco, in sostituzione di Heynckes. Questo è lo strano caso di Max Allegri, corteggiatissimo all'estero ma contestato in casa propria.