Alla vigilia dell'importante partita contro l'Atalanta che si disputerà a San Siro oggi, 23 dicembre, una delle questioni che tengono banco in casa rossonera è sicuramente quella relativa a Gigio Donnarumma che, secondo insistenti voci di mercato, sarebbe intenzionato a lasciare la formazione meneghina già a gennaio, o eventualmente a giugno per approdare in uno dei top-club europei (i nomi che rimbalzano maggiormente in questi giorni sono quelli di Psg e Real Madrid).

C'è da capire se queste siano realmente le intenzioni del giocatore o piuttosto del suo procuratore, Mino Raiola, da sempre favorevole ai continui cambi di maglia dei suoi assistiti.

Il rinnovo di Gianluigi Donnarumma è stato al centro del mercato rossonero per larga parte dell'estate scorsa, e dopo una turbolenta trattativa si era riusciti ad arrivare ad un accordo ed al fondamentale perdono da parte dei tifosi.

La situazione

Donnarumma firmò un contratto della durata di 5 anni per ben 6 milioni a stagione, più una tanto chiacchierata clausola rescissoria di 50 milioni in caso di mancata qualificazione alla Champions League. Chiacchierata perché, nelle ultime settimane, sarebbe emerso che la suddetta clausola non ci sarebbe, e che quindi il Milan rischierebbe di perdere il suo numero uno ad un prezzo molto inferiore, specie alla luce degli ultimi dubbi manifestati dall'Uefa sul bilancio rossonero.

Un rinnovo comunque da capogiro per un giocatore della sua età (ricordiamo che Gigio è un classe '99 che ha compiuto solo quest'anno 18 anni), e sui livelli dei top-player mondiali in quel ruolo, circostanza che testimonia la forte volontà del Milan di trattenere il giocatore. Raiola, fiutando probabilmente l'ennesimo affare, avrebbe iniziato con la sua "arte diplomatica" a punzecchiare la dirigenza rossonera sia direttamente, sia con battute al veleno via social, in cui avrebbe affermato che l'estremo difensore campano avrebbe firmato il nuovo contratto sotto forti pressioni psicologiche da parte del Ds Mirabelli.

Una questione che ha logorato il rapporto tra il portiere milanista e i tifosi che l'hanno duramente contestato durante la partita di Verona, tra l'altro persa 3-0 con l'Hellas. Le contestazioni si sono verificate anche durante la gara in casa contro il Bologna, provocando un pianto di rabbia da parte di Gigio, consolato prima da Bonucci e poi direttamente dal tecnico Gennaro Gattuso.

Dunque la permanenza al Milan da parte di Donnarumma dipenderà anche dal trattamento che i tifosi riserveranno al portiere rossonero nelle prossime settimane, e qualora ci dovessero essere nuove contestazioni, la strada del divorzio potrebbe realmente essere la più percorribile.