Era nell'aria l'esonero di mihajlovic da parte della dirigenza del Torino, avvenuto all'una di notte dopo la sconfitta in Coppa Italia contro la Juventus, una sconfitta che ci poteva stare visto il grande divario tecnico tra le due squadre, ma che sicuramente ha pesato non poco sull'andamento della squadra di quest'anno. Una squadra che non ha mai saputo trovare del tutto la sua identità con un Belotti, fiore all'occhiello della dirigenza granata, inceppato e non più letale come l'anno scorso. L'ingrato compito del licenziamento è toccato al ds Petrachi che ha comunicato all'ex tecnico della Sampdoria e del Milan la nefasta decisione dirigenziale.
Sempre durante la notte è arrivata anche una delegazione dei calciatori guidata da Belotti, forse la causa principale dell'esonero del tecnico serbo, che hanno espresso il loro rammarico per la scelta societaria e ringraziato Sinisa per quanto di buono ha fatto durante il suo anno e mezzo in panchina. Forse il malcontento per l'uscita dalla coppa non avrebbe però dovuto pesare così tanto, visto anche il fatto che al Toro mancavano diversi calciatori come Belotti, Ljajic, Ansaldi, Lyanco ed Edera, atleti fondamentali nello scacchiere tattico di Mihajlovic che ha comunque pagato i troppi pareggi in campionato, ben 10 e anche contro squadre di basso livello come Spal, Crotone e Verona, avversarie che una squadra come il Torino dovrebbe battere senza troppi problemi.
La società di Cairo, dopo il grande sforzo economico fatto per trattenere il bomber Belotti, seguitissimo dal Milan, si auspicava un campionato più entusiasmante che avrebbe avvicinato il Toro verso un piazzamento in Europa, cosa che purtroppo non si è potuta vedere in questa prima metà del campionato.
I troppi infortuni hanno pesato sul campionato
Sicuramente i troppi infortuni e la possibilità di non poter contare stabilmente sugli attaccanti Ljajic e Belotti hanno pesato molto su una stagione travagliata. Il Torino, partito benissimo, è poi incappato nella brutta sconfitta nel derby con la Juventus, da lì è iniziato un periodo di crisi culminato nell'uscita dalla coppa sempre a opera della Juventus, bestia nera di Mihajlovic che gli costò anche l'esonero dalla panchina del Milan due anni fa.
Belotti, Ljajic, Baselli e Niang hanno comunque voluto esprimere solidarietà all'ex tecnico che li ha fatti crescere molto e arrivare ad altissimi livelli, specialmente Belotti che è stata un po' la star del mercato estivo. Purtroppo le cose non sono andate come ci si aspettava, nonostante il grande feeling rimasto tra Sinisa e la squadra. Durante i saluti è anche scappata qualche lacrima, a dimostrazione del forte attaccamento tra il serbo e il suo Toro.
Mazzarri in pole per la sostituzione
Maggior candidato per la sostituzione del tecnico serbo è l'ex tecnico dell'Inter Walter Mazzarri, sicuramente l'uomo giusto per raddrizzare una situazione difficile e iniziare a macinare punti in classifica. Soluzione sicuramente di lusso per un tecnico di primo rango rimasto libero dopo la bella stagione in Inghilterra.