Il Genoa che saluta un travagliato 2017 ed arriva al giro di boa di questa stagione, iniziata pure peggio, ha le sembianze e la solidità del suo tecnico davide ballardini. Presa la squadra dopo un primo scorcio di campionato dai numeri impietosi e subentrando ad un Ivan Juric che nonostante il "miracolo" Crotone appariva ancora troppo acerbo per una piazza come quella genoana,il tecnico ravennate,alla sua terza esperienza sulla panchina rossoblu (sempre da subentrant) non solo sta risalendo la classifica ma comincia far segnare numeri importanti.

12 punti in 7 partite lo score dell'ex allenatore di Lazio e Cagliari. Numeri incredibili se si pensa che fino ad allora il Grifone ne aveva ottenuti solo 6 in 12 gare. Numeri ancor più sorprendenti se si considerano le difficoltà nelle quali versava la squadra fresca perdente di una stracittadina che nel capoluogo ligure è sentitissima.

Super difesa!

Appare evidente come la cura di Ballardini si sia incentrata principalmente a sistemare una fase difensiva apparsa davvero troppo labile fino a quel momento. Al centro della difesa un redivivo Spolli sembra dare più affidamento di Rossettini e l'abbandono del 3-4-3 targato Juric in favore di un 3-5-2 od, in alcune fasi, di un 3-6-1, ha certamente restituito equilibrio ad una compagine che doveva per prima cosa ritrovare risultati e conseguentemente fiducia.

Soltanto 3 gol subiti sono il risultato dell'equilibrio e della fiducia nei propri mezzi portati del tecnico ravennate che dal suo arrivo può vantare un ruolino di marcia di tutto rispetto con 3 vittorie e 3 pareggi all'attivo. Numeri sorprendenti soprattutto se si considera che al suo arrivo il Genoa si trovava relegato al penultimo posto in classifica ed ancor più incredibile se pensiamo che il Vecchio Grifone, dopo l'arrivo del nuovo mister, si troverebbe al sesto posto per punti fatti.

Attacco

La cura Ballardini ha certamente risolto, almeno al momento, molte magagne ma molti problemi rimangono. Da contraltare ad una fase difensiva eccellente è l'attacco che sembra sparare a salve all'ombra della Lanterna. L'acquisto più importante (e più oneroso) del mercato estivo, Gianluca Lapadula, sembra stentare moltissimo e nonostante sia ormai pienamente recuperato dalla fascite plantare che lo ha afflitto durante la preparazione e dal successivo infortunio occorso durante la trasferta di Udine ,nelle gerarchie rimane dietro l'eterno Pandev ed anche da subentrante spesso non appare incidere abbastanza.

2 Gol entrambi su rigore il suo bottino. 2 gol come Taarabt, Galabinov e come il baby prodigio Pellegri, gli altri tre "capocannonieri" genoani per usare un eufemismo.

E' evidente il Mister debba ancora lavorare molto su questa situazione nonostante è probabile faccia i conti anche con una coperta corta che al momento è preferibile rimanga a scaldare la zona vicina ad un Perin tornato a livelli eccezionali.

Mercato

Croce e Delizia dei supporters genoani il mercato è comunque alla porte ed è lì che, forse, qualcosa potrà essere ancora fatto che mettere in definitiva sicurezza la formazione. Giuseppe Rossi è già arrivato e, infortuni permettendo, sembra già in rampa di lancio per diventare un nuovo beniamino dei tifosi.

Spot per il calcio l'applauso riservatogli dagli avversari torinisti al suo ritorno in campo lo scorso sabato a dimostrazione di come alcuni giocatori con particolari doti tecniche ma soprattutto umane, siano apprezzati trasversalmente.

Cominciano a circolare le prime voci. Dal ritorno del figliol prodigo Sturaro, ai margini alla Juve, al sempre sognato rientro alla base di Mimmo Criscito. Siamo ancora all'inizio e con Preziosi sono tutti certi non ci sarà da annoiarsi.